Asti Cuneo e l’irresponsabilità politica cuneese

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Chiedo umilmente scusa ai politici, giornalisti e potentati vari cuneesi, scusate se le idee politiche delle persone che hanno sostenuto la sottoscritta oggi trovano ascolto a Roma. Scusate se le nostre idee, sempre espresse con chiarezza inequivocabile, ci hanno portati al governo. Ora quelle idee guideranno questo governo, come è lecito e normale in una democrazia.

Sull’Asti-Cuneo avete rinsaldato il patto del Nazareno con uscite del tutto scomposte e false, avete alzato i toni basandovi su voci “presunte” e Cirio ha addirittura lanciato la sua personale campagna elettorale alla regione Piemonte… Farebbe ridere se non fosse un gioco che va contro all’interesse dei cittadini. Sarebbe grave se i sindaci avessero fonti nascoste al ministero e ancor più grave se mentissero a riguardo, e allora vi chiedo: cos’è il buonsenso?

Fingete di cadere dalle nuvole quando le idee del M5S sull’Asti-Cuneo sono note da anni, trasparenti e perfettamente coincidenti con quelle del Ministro. Ci avete ignorato ma ora siamo al governo e la responsabilità di decidere spetta a noi. E a noi pare evidente che sia solo colpa vostra se negli ultimi 5 anni non è stato completato 1 singolo centimetro di autostrada!

E non mi soffermerò sulla stampa locale che ha alimentato questa assurda polemica censurando l’attività della sottoscritta. O sulle censure alle parole del Ministro Toninelli in merito al ruolo dei creatori di mezze verità costruite ad arte con virgolettati ben piazzati.

Pd e Forza Italia facciano gli interessi dei cuneesi senza alzare polveroni quando questi non fanno che recare danno ai cittadini. Se c’è davvero l’interesse delle istituzioni locali ad incontrare il ministro per instaurare un dialogo costruttivo e senza strumentalizzazioni direi che si è partiti piuttosto male.


Ricostruiamo prima di tutto come sono andate davvero le cose, visto che le abbiamo vissute in prima persona:

  1. Fabiana Dadone e Mauro Campo incontrano informalmente il Ministro Toninelli per dare nuovo impulso al riavvio dei lavori dell’Asti Cuneo;
  2. Il comunicato stampa viene ignorato da molti media locali;
  3. Sindaci e Parlamentari cuneesi Pd, Forza Italia e co. gridano al declassamento (notizia falsa, basata su fonti presunte, mai emerse);
  4. Sulla base di tali distorsioni si organizzano campagne e presidi;
  5. Il Ministro Toninelli smentisce e chiarisce la natura dell’incontro già chiaramente descritta dal comunicato di Dadone e Campo;
  6. Campagne e presidi già organizzati cambiano tono e vengono lanciate in chiave meno complottistica;
  7. La Stampa dopo aver ricostruito malamente la vicenda e censurato il M5S, per due volte di fila pubblica virgolettati di politici locali che danno un messaggio traviante dell’accaduto dandogli quasi più rilievo che alle parole dello stesso Ministro.

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