Bilancio politico del 2015

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Siamo giunti alla fine del 2015 ed è cosa buona e giusta fare un bilancio di questo anno di politica italiana.

Renzi in questi giorni tira le fila dei 12 mesi trascorsi nei quali, a suo dire “Politica batte populismo 4 a 0”.

Sicuramente questo è stato il Governo col record di ricorso al voto di fiducia, utilizzato praticamente con cadenza settimanale, batte Berlusconi e raggiunge Monti. Fortuna che Renzi disse a Letta che i provvedimenti non si approvano a colpi di maggioranza …

Un anno questo nel quale, solo per ricordare alcuni provvedimenti, grazie al Governo e alla sua maggioranza bulgara sono stati discussi e approvati nelle aule di camera e senato:

  • le Riforme Costituzionali a firma Boschi di trasformazione del bicameralismo perfetto (giunte alla seconda lettura dopo l’accordo al ribasso della minoranza dem su quella specie di elettività ibrido di cui nessuno ha compreso esattamente le modalità);
  • la legge elettorale detta Italicum (sulla cui modifica molti sono pronti a scommettere perché così com’è ora rischia di far vincere il M5S);
  • la riforma detta “la Buona Scuola”(che ha suscitato la mobilitazione del 90% del mondo della scuola, dal momento che prevede una trasformazione della scuola pubblica in una sorta di azienda);
  • il Jobs Act (che cancellato per sempre l’art 18, spalancando le porte ai licenziamenti facili e ha aumentato la flessibilità del mondo del lavoro, cancellando il contratto a tempo indeterminato);
  • la riforma delle Banche Popolari (con l’ultima stoccata finale del “salva-banche” in Stabilità);
  • la legge sul rendiconto dei partiti (l’ormai celebre legge Boccadutri che ha abbuonato i rendiconti dei partiti per gli anni 2013 e 2014 … e pure 2015, permettendo loro di intascare i rimborsi elettorali senza controllo alcuno sulla regolarità di bilanci e dichiarazioni di spese)
  • la riforma della PA (con delega rigorosamente in bianco) per la Ministra Madia, di cui tutti attendono timorosi i decreti attuativi.

Renzi se la canta e se la suona da solo dicendo che è stato un anno positivo e che il referendum sulle riforme sarà un giudizio sull’operato del suo Governo.

I sondaggi che oggi vedono in calo la fiducia dei cittadini verso il suo lavoro invece sono fuffa!

Peccato perché questi sondaggi indicano in salita la fiducia verso il M5S … forse perché  siamo stati coerenti e abbiamo tutto ciò che era possibile per fare qualcosa di utile per i cittadini?!?!

In questo 2015 non solo abbiamo continuato a fare dura opposizione contro le scelte scellerate del Governo ma, tra le altre cose, abbiamo portato in aula:

  • diverse mozioni di politica estera (riconoscimento dello stato di Palestina, modifica di Dublino III, rafforzamento cooperazione internazionale, ecc…);
  • una mozione per chiedere di allentare la morsa del patto di stabilità per gli enti locali (soprattutto alla luce dei precedenti tagli della stabilità 2014);
  • una proposta di legge per istituire la class action (e permettere così ai cittadini di sollevare in giudizio azioni di classe, come avviene in tutto il resto del mondo);
  • una proposta di legge per abolire il finanziamento pubblico all’editoria;
  • una proposta di legge per chiedere la dismissione delle auto blu.

Tutte proposte bocciate dal Pd senza che neppure potessimo iniziare a discuterne adeguatamente!!!

Bocciate perché proposte troppo di buon senso.

Eppure nonostante ciò siamo andati avanti a testa alta e abbiamo anche quest’anno versato le eccedenze dei nostri stipendi e rimborsi nel fondo per le PMI, arrivando a totalizzare 15.669.674,05 di euro restituiti ai cittadini, grazie ai quali abbiamo attivato un meccanismo virtuoso col quale le piccole aziende si possono finanziare.

Nel bilancio della Camera dei Deputati siamo riusciti a far togliere finalmente i rimborsi spese per i viaggi degli ex deputati, con un risparmi di 900 mila euro annui.

Abbiamo convinto il Pd a discutere con noi per votare i 3 Giudici per la Consulta, per evitare uno stallo vergognoso che si protraeva da 29 votazioni con fumate nere.

Anche per l’anno 2016 sarà possibile la compensazione delle cartelle esattoriali per le aziende che hanno debiti con la PA.

Oltre naturalmente ad aver eliminato più porcate e marchette possibili dai provvedimenti di Renzi & c., queste sono alcune piccole cose che siamo riusciti a fare da opposizione.

Pensate se fossimo al Governo e in maggioranza.

Pensateci!

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