Consumo del suolo: mi vergogno per il Pd

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In data odierna alla Camera dei Deputati si è svolta la discussione sulla proposta di legge sul consumo del suolo.

L’idea originaria di  tale normativa era lodevole: limitare le nuove costruzioni in modo da evitare l’edificazione selvaggia avvenuta negli anni passati.

Purtroppo tale idea, come spesso accade, è rimasta tale.

La maggioranza di Governo, infatti, ha approvato l’emendamento 11.9 all’articolo 11 del testo di legge in cui vengono esclusi  i piani urbanistici attuativi per i quali i soggetti interessati abbiano presentato istanza per approvazione prima dell’entrata in vigore della presente legge.

Non solo il MoVimento 5 stelle ma anche quattro associazioni (Fai, Legambiente, WWF e Slow food) avevano chiesto al relatore della Commissione Ambiente (Chiara Braga) e della Commissione Agricoltura (Mario Fiorio) un ripensamento circa l’approvazione dell’emendamento in questione.

L’assenso dato a questo emendamento avrebbe costituito, infatti, una legittimazione delle tendenze ancora in atto all’ulteriore consumo del suolo e di risorse naturali, ben documentate da ISPRA (il consumo del suolo su scala nazionale nel 2014 viene stimato al 7%, mentre nel 2013 era del 5%) e un viatico per la presentazione su tutto il territorio nazionale di istanze per la ulteriore edificazione delle aree urbanizzate ancora libere e delle aree agricole, prima dell’entrata in vigore della normativa.

Tali argomentazioni, come sempre accade, non sono state prese minimamente in considerazione.

Mi vergogno a dirlo ma anche  la Provincia di Cuneo ha contribuito all’approvazione di tale emendamento visto che uno dei firmatari è il Parlamentare Mino Taricco. 

La sottoscritta e Taricco politicamente sono agli antipodi ma pensavo che su argomenti come la tutela dell’ambiente ci potesse essere una convergenza, non fosse altro perchè Taricco è diplomato all’Istituto tecnico di Agraria ed è coltivatore diretto.

Credevo che si sarebbe battuto con tutte le sue forze per fermare l’edificazione selvaggia visto che chi meglio di lui è a conoscenza dei danni che il consumo del suolo ha provocato all’agricoltura e non solo.

Credevo che almeno la lettera inviata dalle quattro associazioni tra le quali vi è Slow Food di Bra potesse convincerlo a ritirare la firma dall’emendamento. Credevo….

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