Cuneo – Ventimiglia – Nizza: Le Regioni siano protagoniste nella conferenza intergovernativa, basta decisioni unilaterali dei Francesi

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Comunicato stampa di Fabiana Dadone, Mauro Campo,
Manuele Isoardi e Silvia Cina

 

Per la ferrovia Cuneo – Ventimiglia – Nizza è ora di agire: basta ritardi nei lavori! Apprendiamo con dispiacere che si dovrà ancora aspettare troppe settimane prima della riapertura, inizialmente prevista per il 1° Maggio. Troppe questioni vanno affrontate e chiarite con la parte francese una volte per tutte. Ci chiediamo come mai nel 2017, anno in cui la Conferenza Intergovernativa (CIG Alpi del Sud) Italia-Francia che si occupa della questione é stata a presidenza italiana, non si sia dato un impulso alla revisione della convenzione tra le due Nazioni.
La convenzione del 24 giugno 1970 firmata dal governo francese ed italiano è ormai inadeguata:
1) Nel 1970 le regioni in Italia erano ancora all’alba delle loro funzioni mentre ora hanno la delega sul trasporto ferroviario regionale. A quell’epoca non esisteva nemmeno la UE ma solo la CEE (Comunità Economica Europea).
2) I costi di manutenzione ed equipaggiamento della linea sono solo a carico dello Stato Italiano e quindi non c’è una reale ripartizione dei costi, come sarebbe giusto.
3) Colpisce dal lato francese la grande frequenza di corse (dieci treni all’andata, altri dieci al ritorno) nella tratta Breil Sur Roya – Nizza. Nel 2012, invece, si è assistito a dei tagli drastici delle corse della Cuneo Ventimiglia da parte di Trenitalia, nella più totale passività della Regione Piemonte a trazione leghista, tagli effettuati in modo unilaterale e senza consultare nè la parte francese nè quella ligure.

Le quattro corse al giorno andata e ritorno proposte oggi sono una presa in giro per i cittadini.
La linea é a tutti gli effetti una tratta internazionale, di fatto stiamo parlando della Torino-Nizza. Può e deve diventare un corridoio europeo importante, visto che collega la regione alpina con quella mediterranea e, se si investe in modo adeguato, si potrebbe persino far proseguire il corridoio ferroviario da Torino in Svizzera e in Germania e da Nizza a Marsiglia e Barcellona. Si può applicare questa idea sia per il traffico passeggeri che per le merci. Per quest’ultime, in consiglio comunale a Cuneo lo scorso dicembre sono state approvate due mozioni, di cui una del MoVimento 5 Stelle Cuneo, per favorire anche questo tipo di utilizzo della linea ferroviaria.
Al momento gli enti pubblici che più sostengono la necessità di rilancio della linea sono le regioni, Liguria, Piemonte e la regione francese PACA. Enti che, per specifica volontà della parte francese, sono esclusi dalla partecipazione ai lavori della Conferenza intergovernativa. Ed é il Piemonte ad essersi fatto carico di quello che avrebbe dovuto essere un compito statale, ossia la gestione dei 29 milioni stanziati dall’Italia per le manutenzioni più urgenti, realizzate dai francesi di SNCF, purtroppo con scarso entusiasmo.
E’ evidente che serve un impegno forte degli Stati, in particolare dell’Italia per superare l’inerzia in cui le trattative per il rinnovo del trattato internazionale si sono arenate. Soprattutto visto che il depotenziamento della linea é stata una scelta unilaterale italiana. Chiediamo con forza che la rappresentanza italiana nella Conferenza Intergovernativa Alpi del Sud si dia da fare con convinzione ed energia.
I sindaci, le nostre vallate, le associazioni di categoria produttive, le associazioni culturali e ambientali sono attori che vanno coinvolti e non più ignorati dai vertici governativi nazionali ed europei.

Mauro Campo, Consigliere regionale M5S Piemonte
Fabiana Dadone, Deputato M5S
Manuele Isoardi, Consigliere comunale M5S Cuneo
Silvia Cina, Consigliere comunale M5S Cuneo

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