Difendiamo l’immagine della Polizia di Stato

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Massimo Nucera è stato sanzionato dal Capo della Polizia con un giorno di sospensione dello stipendio. Vi chiederete: chi è Massimo Nucera? Cosa ha fatto per avere una sanzione così ridicola?

L’agente Massimo Nucera, durante i fatti avvenuti la notte del 21 luglio 2001 al G8 di Genova, dichiarò ed attestò in atti pubblici di essere stato aggredito da un no-global e mostrò il suo giubbotto antiproiettile lacerato. Peccato che fosse tutta una finzione per balzare agli onori della cronaca.

La Corte di Appello di Genova, nel condannare l’agente per i reati di calunnia e falso ideologico ha ritenuto, infatti, l’episodio in questione “una delle più gravi e sfrontate messe in scena di questo processo” e che “l’episodio è stato inventato di sana pianta”.

La stessa Corte di Cassazione, poi con sentenza del 5 luglio 2012, nel dichiarare prescritto il reato di calunnia contestato al Nucera condannava definitivamente lo stesso alla pena di anni 3 e mesi 5 di reclusione per i restanti reati.

Massimo Nucera, quindi, è una persona condannata in via definitiva a 3 anni e 5 mesi di reclusione.

Dopo la sentenza della Corte di Cassazione del 2012 l’organo disciplinare della polizia iniziava procedimento nei confronti del Nucera, procedimento che si concludeva con un mese di sospensione dello stipendio.

Nel 2014, però, il Capo della Polizia ha deciso di rideterminare la sanzione all’agente in un solo giorno di sospensione dello stipendio ovvero 47 euro adducendo come motivazione ” l’ottimo stato di servizio, i premi ricevuti e le capacità dimostrate”.

In altri termini una grave condanna per reati contro la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia equivalgono in questo caso ad una sanzione disciplinare di 47 euro.

Da fonti di stampa si apprende poi che Nucera è stato di nuovo condannato (è intervenuta successivamente la prescrizione) in un altro processo per falsa testimonianza. Alla fine di una partita di basket Teramo-Roseto infatti tre poliziotti picchiarono selvaggiamente “senza alcuna valida giustificazione” (così recita la sentenza) un tifoso del Teramo: tutti condannati, compreso Nucera che testimoniò che il tifoso si era fatto male “prima”, durante una rissa mai avvenuta.

Appena letta la notizia ho presentato immediatamente interrogazione al Ministro dell’Interno per sapere se, nel comminare tale ridicola sanzione, almeno siano state seguite tutte le procedure previste dalla legge. Cosa ne pensa il nostro ministro dell’Interno dell’immagine che lo Stato italiano trasmette di sè dando ridicole sanzioni disciplinari a chi commette reati?

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