“Mentre non ci si pone scrupoli nell’abbandonare per strada quattromila insegnanti, i ‘quota 96’, beffati sulla soglia della pensione dalla riforma Fornero, c’è sempre tempo e modo di salvare tutti i superburocrati e mandarini di Stato. La nuova versione del dl Pa che sta per approdare in aula a Montecitorio ha infatti soppresso la norma introdotta dal Movimento 5 Stelle che poneva fuori ruolo tutti i magistrati già in aspettativa perché ‘prestati’ alla pubblica amministrazione”. La denuncia è del gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle alla Camera.
“In Senato, infatti, il sottosegretario all’Economia, Enrico Morando, senza alcuna motivazione contabile – la famigerata ragioneria di Stato non aveva mosso alcun rilievo – ha esercitato un’incomprensibile pressione per sopprimere la norma M5S e tornare al testo originario che, appunto, salvava dal fuori ruolo tutti i magistrati già in aspettativa”.
“Mentre le ragioni di Morando ci sono ignote – concludono – i destinatari di questo provvedimento sono chiarissimi: dal segretario generale del Quirinale, Donato Marra, già consigliere di Stato, a Michele Corradino, consigliere di Stato appena nominato all’Anac, che nell’ultimo decennio ha diretto i gabinetti di quattro ministri. Questo solo per fare qualche esempio. Il Governo se ne frega degli insegnanti ma ha sempre un occhio di riguardo per chi esercita il potere vero”.