inquinamento Stura a Cuneo – Interrogazione M5S

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Dopo le bottiglie di acqua inquinata dello Stura che il moVimento tramite Mauro Campo (consigliere regionale M5S), Manuele Isoardi (consigliere comunale M5S) e alcuni attivisti ha donato a Chiamparino, Valmaggia, Borgna e Ricchiardi a dimostrazione dei danni comportati dallo sversamento dei liquami fognari nel fiume, e dopo la lettera a firma di diverse associazioni e organizzazione ambientaliste del territorio, ho deciso di sollecitare l’attenzione, e una risposta, da parte del Governo.
Abbiamo presentato una interrogazione al ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, e al ministro per gli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta, al fine di chiedere una verifica dello stato del fiume Stura e di intervenire per garantire che i cittadini del cuneese siano informati adeguatamente delle condizioni ambientali e dei lavori relativi.
Ci sembra incomprensibile la decisione deliberata dal Comune di Cuneo di riversare i liquami fognari di oltre 150mila cittadini nel fiume Stura dopo il blocco dell’impianto di depurazione per lavori di manutenzione e adeguamento. Soprattutto, non appare chiaro quali studi siano stati fatti prima della decisione sugli eventuali rischi e disagi che lo sversamento avrebbe comportato.
Peraltro, vista la reazione del Presidente Chiamparino, e volendo credergli, sembra che il livello regionale fosse all’oscuro di tutto, nonostante l’assessore regionale all’ambiente sia proprio un cuneese.
Per questi motivi ho ritenuto opportuno sollevare la questione in sede parlamentare e governativa al fine di avere le informazioni necessarie e di fare luce sulla vicenda e sulla pratica, non proprio apprezzabile, dimostrata in questo frangente dal Comune di Cuneo.

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