La BCE vuole congelarci i conti correnti

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In caso di crisi degli istituti di credito, secondo un parere della BCE, ci dovrebbe essere una “pre-risoluzione” della durata massima di 5 giorni nel corso dei quali i conti bancari verrebbero bloccati.

Questa mostruosità rafforza ulteriormente la moratoria prevista nella revisione sulla BRRD. In altre parole la norma che contiene il bail-in. Stando a quanto afferma la Banca Centrale Europea in questo parere, in caso di banche in difficoltà, anche i conti correnti sotto i 100 mila Euro subirebbero un possibile congelamento fino a 5 giorni. È una conseguenza della “Bank recovery and resolution directive” (BRRD) tanto sbandierata da PD, Forza Italia e Bankitalia come salvatrice del sistema bancario europeo.

Non solo viviamo in una costante situazione di paura generata dall’insufficienza della normativa europea che non prevede un sistema credibile a garanzia dei depositi e espropria i risparmi dei cittadini. Oggi i cittadini potrebbero rischiare anche di non poter prelevare soldi dai propri conti correnti, solo per dare modo alla BCE di prendere tempo per trovare una soluzione e decidere se attivare il bail-in o optare ad esempio per la liquidazione coatta. È davvero inaccettabile.

In questi decenni i partiti di centrodestra e centrosinistra in Europa e autorità di vigilanza sono stati disgraziatamente inadatti al ruolo che gli è stato affidato. Ora devono metterci una pezza i cittadini. Naturalmente chi possiede i veri capitali finanziari sarà sempre in tempo a spostarli prima che tutto crolli, come hanno testimoniato le crisi bancarie italiane. È la dimostrazione che la tanto sbandierata unione bancaria non funziona e andrebbe rivista radicalmente perché crea più problemi di quanti ne risolve. Specialmente per i risparmiatori e i contribuenti, entrambi non tutelati a dovere.

MoVimento 5 Stelle Europa

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