“Andate in televisione” “Non è detto che vi tratteranno tutti male” “Non ce l’hanno con voi…” “I giornalisti fanno solo il loro lavoro”
Dei giornalisti non mi preoccupano le domande ma la loro malizia e le loro variopinte interpretazioni atte a cercare quotidianamente lo scoop. Quando la settimana scorsa ho saputo dell’intervista di Fabio Fazio su “Che tempo che fa” a Roberto Fico ho tirato un sospiro di sollievo. Non perché Fazio sia un giornalista “grillino” certo ma perché si è ormai consolidato, nell’opinione pubblica, come giornalista trasversale e moderato.
Per capirci: io ho sempre temuto l’aggressività, spesso strumentale, dei giornalisti ma da Fabio Fazio mi sarei fatta intervistare senza preoccuparmi più di tanto. E che errore avrei fatto.
Il noto giornalista, noto anche per i suoi silenzi, e a volte troppi, ieri è stato fin troppo loquace.
Verrebbe da chiedersi che cosa sarebbe successo se avesse usato tanta solerzia e tanta fermezza con Letta quando diceva bugie in diretta nazionale o Marchionne che non rispettava i sindacati all’interno della Fiat ma quello che più di tutto vorrei chiedere a questo giornalista, e qui mi unisco alla richiesta del mio collega Fico, che cosa ha fatto per far sì che l’Italia non sia così in basso nelle classifiche mondiali per libertà di stampa e di espressione?
Cosa ha fatto Fazio in 30 anni di carriera per ribaltare questo agghiacciante verdetto? Per rendere libera la Rai?