La UE si riprende, l’Italia è al collasso

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L’indagine 2017 sull’occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa (Esde) pubblicata dalla Commissione europea descrive un’Italia al tracollo: il numero di lavoratori autonomi è fra i più alti d’Europa (22,6%), i giovani fra 15 e 24 anni che non hanno e non cercano lavoro toccano il record Ue del 19,9% (la media europea è 11,5%), la differenza fra uomini e donne che lavorano è al 20,1%, e il numero di persone che vivono in condizioni di povertà estrema (11,9%) è aumentato fra 2015 e 2016, unico caso in Ue con Estonia e Romania…

Chi riesce a trovare un lavoro in più del 15% dei casi ha contratti atipici (fra i 25 e i 39 anni, nel Regno Unito è meno del 5%, dati 2014), è “considerevolmente più a rischio precarietà”, e se ha meno di 30 anni guadagna in media meno del 60% di un lavoratore ultrasessantenne.

Con più di 234 milioni di lavoratori, il tasso di occupazione non è mai stato così elevato come oggi nell’Ue e la disoccupazione è al livello più basso dal dicembre 2008 ma i giovani  hanno sempre più difficoltà nell’entrare nel mercato del lavoro ed escono dal nido familiare e fanno figli a 26 anni (media UE), più tardi rispetto a una decina di anni fa. I giovani italiani escono di casa invece fra i 31 e i 32 anni…

L’Europa inizia la ripresa insomma mentre gli incapaci governi italiani ci lasciano al palo. Per quanto tempo potremmo ancora resistere?

Leggi l’ANSA a riguardo

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