Legge sul consumo del suolo distrutta dai cementificatori Pd

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L’obiettivo è quello di azzerare entro il 2050 il consumo di suolo.

Oggi in Italia vengono cementificati circa 7 metri quadri di suolo ogni minuto, una superficie che nell’arco di una giornata corrisponde a circa 80 campi da calcio e che ha fatto salire al 7% del territorio nazionale la quota di suolo «consumato». Si tratta di ben 21 mila chilometri quadrati, 345 mq per ogni abitante.

Questa legge dovrebbe andare verso lo stop al consumo del suolo, invece concede una serie di deroghe innumerevoli!

Se ciò non bastasse è stato approvato un emendamento, proposto da alcuni deputati del Pd (tra i quali spicca il cuneese Taricco), il 2.49 che peggiora ulteriormente la già pessima definizione di “superficie agricola, naturale e seminaturale” di cui alla lettera b) comma 1 dell’art. 2 (*), in quanto amplia ulteriormente le “eccezioni” prevedendo che oltre alle casistiche già presenti, non rientrino tra le superfici agricole, naturali e seminaturali anche le “aree ricadenti nelle zone di completamento” quindi tutte le vigenti previsioni edificatorie dei vari piani urbanistici comunali (PRG, PGT e similari) definite come aree di completamento (solitamente la stragrande maggioranza del prenotato) non sono più da considerarsi come aree agricole, naturali o seminaturali!!!

Alla faccia della legge sullo stop al consumo del suolo.
Il Pd ha evidentemente un concetto di STOP tutto suo. Quello che fa comodo agli amici cementificatori!!

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