L’Italia tra democrazia referendaria e dittatura costituzionale

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#Cittadino610!
 
Questo è ciò che affermano i politici quando ignorano l’esito dei referendum. I cittadini votano e i politici se ne infischiano del loro parere.
 
Sull’acqua pubblica questo sta succedendo ed è davvero molto grave, anche perché non è il primo caso. Vi ricordate il referendum sul finanziamento pubblico ai partiti? Nonostante il sostanziale plebiscito in favore dell’abolizione, la classe politica lo ha mantenuto (e lo manterrà fino al 2017) semplicemente cambiandogli nome.
 
Ora vogliono ignorare il voto sull’acqua pubblica. Che vergogna!
 
All’estero ci sono numerosi paesi in cui il concetto di democrazia non è solo un’idea, in cui i Governi e i Parlamenti consultano i cittadini persino sulle tasse, in Italia invece non esistono neppure le preferenze nel voto delle nazionali…
 
Tra 1 mese ci sarà il referendum sulle trivelle e poi ancora quello sulla riforma costituzionale. Spero che gli italiani dimostreranno di non volersi far schiacciare da questi politicanti della mutua con l’omissione degli stessi referendum e il totale non rispetto dell’esito.
 
Non sarà più solo importante partecipare e votare ma diverrà imperativo, con un governicchio di incompetenti arroganti, ribadire gli esiti di questi referendum che il quorum ci sia o meno!
L’Italia è ad un bivio, tra democrazia referendaria e dittatura costituzionale imposta a colpi di marketing a reti unificate ma il potere tornerà ai cittadini, gli unici riformisti credibili, che Renzi lo voglia o no.

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