Lo stravolgimento della nostra Carta Costituzionale

Author picture

Lo stravolgimento che la nostra Carta Costituzionale, a mezzo del costituzionalmente sgrammaticato ddl Boschi, sta passando troppo inosservato!

Renzi sostiene che sia necessario modificare velocemente per il bene del paese (come se da ciò si creasse magicamente lavoro e benessere economico per tutti) e contro i partiti del “No”. Napolitano dice che bisogna chiudere questo provvedimento perché si è discusso abbastanza. La Boschi … la Boschi sorride.

Nessuno parla degli effetti irreversibili che questa riforma avrà sulla struttura democratica dell’Italia.

Ieri si è chiusa la parte del titolo V in commissione, con un sostanziale accentramento di funzioni, di cui i cittadini nulla sanno. Tra oggi e domani il Governo pensa di chiudere anche la delicatissima questione del Senato. Tutto il più velocemente possibile per arrivare in aula il 17 luglio … la classica riforma devastante dell’estate, solo che stavolta è presente l’aggravante costituzionale.

Questa è la serietà del Governo Renzi che assomiglia tanto alla serietà mostrata dal Governo Letta con il ddl di deroga all’art. 138 Cost. giunto in aula a luglio del 2013 e fermato solo grazie alla nostra opposizione.

Oggi l’opposizione durissima spetta ai nostri senatori che in commissione si sono mostrati ottimi e che sono sicura faranno anche in aula un lavoro ineccepibile!

E’ appena giunta la notizia che domani approderà in aula al Senato il ddl Boschi, non essendo stato concesso lo slittamento di una settimana da noi richiesto.
Troppo tempo 7 giorni per discutere del destino del bicameralismo!

Nel frattempo è stato approvato un emendamento che porta da 500 mila a 800 mila il numero delle firme necessarie per proporre un referendum abrogativo.
Chissà cosa ancora potrà succedere tra qui e domani pomeriggio!

Ti piace questo articolo?

Condividilo su Facebook
Condividilo su Twitter

Lascia un commento