M5S A COLLOQUIO CON RFI SULLA SITUAZIONE DELLE LINEE FERROVIARIE DELLA GRANDA

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Nella giornata di venerdì abbiamo incontrato il direttore di RFI Piemonte per conoscere direttamente il reale stato degli investimenti e delle prospettive di riapertura di alcune linee ferroviarie locali. Sebbene ci siano buone notizie per la conferma degli investimenti su Mondovì, è però emerso un quadro sconsolante della programmazione dei Trasporti locali, che sostanzialmente manca del tutto, infatti l’auspicata riapertura di molte linee locali oggi sospese non ci sarà.

Sono confermati i 10 milioni di € per la manutenzione straordinaria (con abbattimento barriere architettoniche) della stazione ferroviaria di Mondovì e dell’ex galleria sotto il rione Altipiano. Il nostro auspicio è che la potenziale destinazione ferroviaria della  galleria venga preservata, per poter andare verso un modello di trasporto locale efficiente e diffuso come quello proposto dal progetto “Metrogranda”, piuttosto che per il deflusso delle acque di scolo.

Per quanto riguarda le linee ad oggi soppresse, non è prevista alcuna ipotesi di riapertura per la Mondovì-Cuneo e per la Alba-Asti. Per quest’ultima la Regione non ha mai chiesto nessuna programmazione del servizio, smascherando il bluff elettorale dell’Assessore Balocco. I lavori in corso riguardano infatti solamente analisi tecniche. La Alba–Asti, una delle principali linee sospese del Piemonte come frequentazione ed appetibilità economica, viene quindi sacrificata a differenza della linea Saluzzo – Savigliano, che verrà ripristinata, ma solo a metà perché, ci pare giusto ricordarlo, la linea é la Cuneo-Saluzzo-Savigliano. Quindi si farà proprio il minimo sindacale…

Non dimentichiamo inoltre la Cuneo-Ventimiglia-Nizza. Da un incontro avvenuto in Comune di Cuneo giovedì 19 sono stati di fatto confermati i ritardi dovuti allo scarso interesse del gestore francese per il rilancio della linea, ma anche ritardi da parte di RFI in relazione alla fornitura dei sistemi di sicurezza in standard italiani ed il grave ritardo nella ridefinizione della convenzione internazionale tra Italia e Francia che i cugini d’oltralpe considerano essenziale per il ripristino funzionale pieno della linea. Così come il probabile fallimento del tentativo di almeno portare a quattro le corse giornaliere che vedrà un possibile ripiego su un servizio bus sostitutivo: ben povera cosa rispetto alla capacità ed al valore anche paesaggistico del viaggio ferroviario, oltre che sottoposto alle forche caudine del semaforo al tunnel del Tenda.

Continueremo a monitorare lo stato dei trasporti ferroviari  locali e a premere affinché la nostra Provincia torni finalmente a disporre di servizi ferroviari efficienti e adeguati.

Fabiana Dadone, Deputato M5S
Mauro Campo, Consigliere Regionale M5S

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