Napolitano, il pesce nel barile

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«Se la Costituzione prevede che la non partecipazione della maggioranza degli aventi diritto è causa di nullità, non andare a votare è un modo di esprimersi sull’inconsistenza dell’iniziativa referendaria».

L’uomo che ha pronunciato questa frase, relativamente al referendum trivelle di domenica, è stato Ex Presidente della Camera, ex Ministro dell’Interno, ex deputato “a vita” (1953 – 1996), ex europarlamentare, due volte Presidente della Repubblica, attualmente senatore a vita nonché Presidente emerito della Repubblica Italiana: Giorgio Napolitano.

Nonostante la carriera, degna di nota (quantomeno riguardo alla lunghezza) nelle istituzioni, non mi capacito di come un rappresentante del popolo possa invitare il paese a rinunciare al diritto/dovere di esprimere un’opinione mediante il principale strumento di democrazia diretta.

Ovviamente Giorgio è scaltro e mai espressamente pronuncia la parola “astensione”. Fa semplicemente il pesce nel barile, gira intorno alla questione ma è evidente che il concetto è quello: piuttosto andate al mare!

Non date retta a Napolitano, andare a votare. Votate ciò che credete giusto ma andate! Gli inconsistenti saranno loro.

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