Nel 2013 il Pd bocciò la mia proposta di dimezzare gli stipendi dei parlamentari

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In questo momento i parlamentari Pd stanno passando al setaccio www.tirendiconto.it per trovare il modo di attaccare il M5S sulle restituzioni degli stipendi (il che è già un bel paradosso!) ma nel lontano 2013 un mio emendamento alla legge di stabilità 2014 parlava chiaro: dimezzatevi lo stipendio a 5.000 euro lordi al mese!

Qui il testo:

1) – dicembre 2013 Legge di Stabilità per il 2014
Proposta emendativa 1.48. in Commissione I in sede consultiva riferita al C. 1865
pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni del 05.12.2013

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Aggiungere, in fine, il seguente comma:
531-bis Alla legge 31 ottobre 1965, n. 1261, sono apportate le seguenti modifiche:
a) l’articolo 1 è sostituito dal seguente:
«Art. 1 – 1. L’indennità spettante ai membri del Parlamento a norma dell’articolo 69 della Costituzione per garantire il libero svolgimento del mandato è regolata dalla presente legge ed è costituita da quote mensili comprensive anche del rimborso di spese di segreteria e di rappresentanza.
2. Gli Uffici di Presidenza delle due Camere determinano l’ammontare di dette quote in misura tale che non superino l’importo lordo di euro cinquemila.
b) l’articolo 2 è sostituito dal seguente:
«Art. 2. – 1. Ai membri del Parlamento è corrisposta inoltre una diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma. Gli Uffici di Presidenza delle due Camere ne determinano l’ammontare in misura non superiore all’importo lordo di euro tremilacinquecento, sulla base esclusiva degli effettivi giorni di presenza per ogni mese nelle sedute dell’Assemblea e delle Commissioni.

Dadone Fabiana, Cozzolino Emanuele, D’Ambrosio Giuseppe, Dieni Federica, Fraccaro Riccardo, Lombardi Roberta, Nuti Riccardo, Toninelli Danilo

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