Domani alle 13.30, in Commissione Antimafia, avrà luogo l’audizione del Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), Giovanni Tamburino.
Magistrato con una lunga carriera alle spalle, iniziata nel 1974 a Padova, quando portò alla luce l’organizzazione eversiva e neofascista della Rosa dei Venti. Fa parte del Consiglio Superiore della Magistratura dal 1981 al 1986 divenendo successivamente vicepresidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. Al Dap dal 1999 al 2005, è stato direttore dell’Ufficio studi e ricerche del Dipartimento e direttore e fondatore nel 2001 della rivista Le Due Città. E’ stato presidente del Tribunale di Sorveglianza di Venezia, coordinatore nazionale dei Magistrati di Sorveglianza e Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Roma fino alla nomina a Capo del DAP conferita il 6 febbraio 2012.
Sarebbe interessante fare qualche domanda al Dott. Tamburino, visto il ruolo che ricopre, sul c.d. “Protocollo Farfalla”, che pare preveda lo scambio tra il Dap e il Sisde (Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica) prima, l’Aisi (Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna) dopo, di tutte le notizie raccolte dal personale penitenziario e il mantenimento del segreto.
Interrogata in merito il Ministro Cancellieri aveva dichiarato, con riguardo ai protocolli segreti che disciplinano i rapporti tra servizi segreti e Dap, che si riservava di informarsi meglio e di rispondere in una prossima riunione.
Chissà lui cosa risponderebbe, tenuto conto del fatto che, all’inizio di questo anno, dichiarò che il “Protocollo Farfalla” esisteva ed era pubblico.