Reddito di cittadinanza: M5S, Il governo continua ad insabbiare nostra proposta

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“Apprendiamo che il ministro Poletti ha dichiarato che il Parlamento ha in programma portare avanti la proposta di legge del M5S sul reddito di cittadinanza, ma la verità è che la proposta di legge sul reddito di cittadinanza del M5S è insabbiata in Commissione lavoro al Senato, da oltre 17 mesi per colpa della maggioranza e dell’attuale governo, i quali hanno tentato in tutti i modi possibili di rallentare il percorso e la discussione del nostro disegno di legge. Un disegno di legge serio, che serve per aiutare le famiglie, i minori, i pensionati, i disoccupati, i lavoratori autonomi e non, che in questo momento si trovano in difficoltà”, lo afferma la vicepresidente della Commissione lavoro del Senato del M5S, Nunzia Catalfo, prima firmataria della proposta di legge sul reddito di cittadinanza.

“Il governo non ha alcuna intenzione di risolvere il problema della povertà che colpisce il nostro Paese e la prova la troviamo – prosegue – nel fatto che anziché presentare la propria proposta di legge in Senato, dove attualmente giacciono insieme alla proposta del M5S altre 3 proposte, di cui 1 presentata proprio da esponenti del Pd, è stata presentata alla Camera dei deputati”.

“La proposta del governo è l’ennesimo contentino. Una misura che non serve ad affrontare la profonda crisi economica che ha colpito il nostro Paese e che ha impoverito le famiglie italiane. Si tratta, infatti, di una misura che aiuterebbe soltanto 500 mila famiglie e che lascerebbe senza alcun tipo di aiuto circa 9 milioni e mezzo di persone che stanno sempre rimanendo più indietro. Una proposta di legge – continua la portavoce – che verrebbe finanziata con risorse assolutamente insufficienti. Dato, quest’ultimo che dimostra come questo governo non ha minimamente a cuore i cittadini in difficoltà, ma le lobby e la propaganda elettorale“.

“Bisogna ricordare, infatti, che l’attuale esecutivo tra il bonus degli 80 euro, gli incentivi per il Jobs Act ed il flop garanzia giovani ha speso ben 24 miliardi di euro per misure che non sono servite né per aumentare i consumi, né per creare nuova occupazione e quindi del tutto insufficienti per far ripartire l’economia del nostro Paese. La nostra proposta sul reddito di cittadinanza, invece, serve per mettere in moto l’economia del nostro Paese, trattandosi di una vera e propria manovra economica. Basta dunque andare avanti con le chiacchiere. Se il governo vuole risolvere il problema della povertà in Italia, allora non faccia più rinvii, inizi la discussione seriamente al Senato e contribuisca a ridare dignità a 10 milioni di persone che si trovano in difficoltà“. Conclude Catalfo.

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