Siamo No tav e lavoriamo nelle istituzioni con profondo senso e rispetto delle stesse

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Siamo solidali con il movimento No Tav e contrari alla militarizzazione della Val di Susa in relazione ad un’area di interesse strategico nazionale nel cantiere di Chiomonte, per la realizzazione del tunnel di base della linea alta velocità Torino-Lyon. Un’opera inutile e dannosa dal punto di vista economico ed ambientale. Diverse nazioni europee hanno abbandonato il progetto del corridoio Lisbona-Kiev. L’Italia ha fatto bene i suoi conti?

Il movimento No TAV da quasi 30 anni studia la sostenibilità economica ed ambientale dell’opera e propone, sulla base dei dati, di non fare l’opera. Il MoVimento 5 Stelle è da sempre sulla stessa linea e denuncia nelle istituzioni l’inutilità dell’opera e le modalità antidemocratiche con cui si sta cercando di realizzarla.

Lo Stato può sbagliare e commettere ingiustizie, anche per meri interessi economici-finanziari e persistenza di zone grigie di collusione con organizzazioni criminali. Anche le forze dell’ordine sono composte da esseri umani che, come tutti, hanno sentimenti e idee politiche. E come tutte le altre categorie, e pur comprendendo le difficoltà ambientali in cui operano ed i pericoli cui vanno incontro, sono soggette a sbagli e possono commettere ingiustizie e illeciti. Pensiamo alle forze dell’ordine americane spesso contestate per l’uso eccessivo delle armi. Oppure pensiamo al caso italiano del G8, di Cucchi, di Aldovrandi o delle violenze contro i manifestanti No Tav dal 2005 ad oggi. Anche la magistratura, che per definizione dovrebbe essere indipendente, può commettere sbagli e subire influenze.

Abbiamo più di un dubbio sulle pesanti misure cautelari preventive emesse su manifestanti (anche anziani) e spesso poi revocate dai giudici in seconda istanza: in tal senso sosteniamo la petizione per la libertà di dissenso. I No TAV esercitano il diritto di difendere la loro terra nonostante l’ostinazione di alcuni magistrati a sostenere l’assurda ipotesi di terrorismo, poi ridicolizzata dalla Cassazione, mentre aspettiamo ancora da Roma l’inserimento del codice identificativo sulle divise e l’utilizzo continuato delle mini telecamere sulle divise degli agenti, al fine di tutelare lo svolgimento delle manifestazioni e per individuare i responsabili di condotte illecite.

Siamo No tav e lavoriamo nelle istituzioni con profondo senso e rispetto delle stesse. Non come chi poi non muove un dito per migliorare le condizioni di chi lavora per lo Stato e anzi taglia loro le risorse essenziali.

Per tutti questi motivi, vi invitiamo a partecipare questo weekend in Valsusa a Venaus al Festival dell’Alta Felicità. Ora e sempre NO TAV.

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