Un pass contro le code per chi accompagna un bimbo affetto da autismo, interrogazione al Ministero della salute

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Affrontare la coda in un ufficio pubblico, alla posta o per pagare un ticket in ospedale sono azioni normali che tutti i cittadini affrontano nella loro quotidianità. Queste azioni possono però diventare per assurdo imprese impossibili alle persone con disabilità e alle loro famiglie, in particolare per chi soffre di disturbi comportamentali, intellettivi e cognitivi o disturbi dello spettro autistico.

Fornire le famiglie di un pass per evitare queste code è l’appello che è stato lanciato dalla mamma di un bimbo autistico sull’edizione locale di Cuneo de La Stampa. Una semplice misura che potrebbe alleviare di molto la vita dei diversamente abili e dei loro accompagnatori.

Con un’interrogazione al Ministero della Salute ho chiesto che venga valutata l’attivazione di questa agevolazione, partendo dagli Enti pubblici e para-statali, con l’auspicio che questa venga poi recepita anche presso gli esercizi privati.

Parimenti ho richiesto l’attivazione del Ministero per garantire il rilascio dei contrassegni di sosta anche alle persone con disturbi comportamentali, intellettivi e cognitivi o disturbi dello spettro autistico, che teoricamente non presentano problemi di deambulazione, ma che proprio a causa della loro specifica patologia, non possono essere considerate autonome nel rapporto con la mobilità.

Si tratta di piccoli provvedimenti che potrebbero rendere più leggera la quotidianità dei ragazzi e delle loro famiglie.

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