150 mila euro non sono pochi nemmeno per la mafia

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Se 150 mila euro vi sembran pochi…

Continua l’esame in commissione del decreto PA col ritardo tipico di questa Commissione durante i decreti.
Ieri abbiamo interrotto i lavori alle 23.00 dopo l’esame dell’art. 29 durante il quale è stato bocciato il mio emendamento 29.17, in materia di appalti pubblici e di documentazione antimafia.

Ho voluto cogliere l’occasione di questo provvedimento per proporre, con questo emendamento, l’abrogazione della norma contenuta nell’articolo 83, comma 3, lettera e) del decreto legislativo n.159 del 2011, più comunemente conosciuto come codice antimafia.
La norma prevede che la documentazione antimafia non sia richiesta nei casi di “provvedimenti, atti, contratti e erogazioni il cui valore complessivo non supera i 150.000 euro”.

Il mio emendamento, quindi, puntava a permettere un monitoraggio e una verifica in tutti i casi di affidamento di appalti.
Guarda caso, ancora una volta un emendamento M5S in materia di antimafia è stato bocciato! Eppure il Pd aveva preso l’impegno di valutare senza pregiudiziali le nostre proposte. Ora, in tutta sincerità, fuori da valutazioni politiche e alla luce delle notizie di infiltrazioni continue, profonde, che si allargano a macchia d’olio, perché gli appalti sotto i 150 mila euro devono rimanere fuori dal raggio degli obblighi antimafia? Cos’è, gli euro fino a 150 mila crescono sugli alberi, ragione per cui le mafie non sarebbero interessate a questo “minore” giro di affari?

Sia chiaro, il codice antimafia che ritengo essere un prodotto più che apprezzabile, è comunque il figlio di una evoluzione continua. A partire dalla prima legge antimafia, la n. 575 del 1965 fino all’odierno decreto legislativo 159 del 2011 che raccoglie le norme di quasi cinquant’anni di lotta alle mafie, si è cercato di modellare, rincorrere e, al fine, adeguare gli strumenti e i poteri giudiziari, ispettivi e sanzionatori alla mostruosità delle cosche, dei clan e delle ‘ndrine che a loro volta si sono evolute nel corso dei decenni.
Per questo dobbiamo prendere atto che anche se già molto efficace, il codice antimafia può e deve essere ulteriormente migliorato, in senso rafforzativo, perché possa permettere finalmente di arrivare prima delle mafie. In questo senso ho deciso di proporre la soppressione del tetto dei 150 mila euro per gli obblighi antimafia.

La mia semplice riflessione: questo è il nostro buon senso; questo è il loro non senso.

Come al solito le mafie ringraziano!

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