#5giornia5stelle tra intercettazioni e scandali

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Nel mondo politico si continuano a scoperchiare scandali, e il governo pensa bene di provvedere: con una legge che mette il bavaglio alle intercettazioni. Vittorio Ferraresi e Alfonso Bonafede ci spiegano come, senza le intercettazioni, non si riuscirebbe neppure a provare a fare quel poco di pulizia.

Anche Alessandro Di Battista, in aula, cita le intercettazioni, in occasione dell’addio di Letta al Parlamento. Che fine ha fatto il complotto telefonico dell’attuale premier per soffiare il posto al suo predecessore?

Da Bruxelles, Fabio Massimo Castaldo (EU) ci racconta delle multe europee all’Italia, sul disastro rifiuti in Campania e sul mancato riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto.

Al Senato arriva la riforma della governance RAI. Ascoltiamo l’intervento in aula di Alberto Airola, e poi Roberto Fico che ci spiega come in questa riforma le promesse del governo sulla libertà del servizio pubblico siano state completamente disattese.
Alla Camera arriva il cosiddetto DL Fallimenti. E cosa ci infila dentro il governo? L’ennesimo regalo di 7 miliardi alle banche, e il dissequestro dell’ILVA. Non hanno vergogna, come ci confermano Alfonso Bonafede e Francesca Businarolo.

Sempre a proposito di ILVA, Marco Galante (M5S Puglia) chiede bonifica e riqualificazione, dopo che la classe dirigente pugliese è stata spazzata via dalle inchieste giudiziarie.
Anche in Abruzzo i politici finiscono nei guai con le Procure. Sara Marcozzi (M5S Abruzzo), in aula consiliare, spiega come la Corte dei Conti abbia certificato quello che il MoVimento da tempo denunciava riguardo ai conti regionali.

Luigi Di Maio, in aula alla Camera, approfitta del resoconto sui bilanci di Montecitorio per raccontare la nostra idea di Paese: tutta un’altra storia!

Infine, al Senato la nostra Elena Fattori fa il punto sugli OGM, in occasione dell’audizione di scienziati ed esperti sull’argomento.

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