Avanti tutta con la riforma della prescrizione, il paese non può più aspettare

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La riforma della prescrizione contenuta nel ddl anticorruzione è una priorità e non può essere stralciata o rimandata. Come ha ribadito il Ministro della Giustizia Bonafede, possiamo pure ragionare su un miglioramento del testo ma non ci sono dubbi sul fatto che il Paese non può più aspettare.

La prescrizione è un istituto giudiziario nato a garanzia di un processo equo e ragionevole, anche nei tempi, ma come sappiamo si è trasformata nel nostro paese in strumento di facile utilizzo per chi vuole “scappare” dal processo e garantirsi l’impunità.

Come ricorda Transparency International Italia, poiché il nostro sistema giudiziario è talmente inefficiente da non garantire un’equa durata del processo così come previsto anche da Convenzioni internazionali sui diritti umani, la prescrizione è stata spesso (ma erroneamente) chiamata a ricoprire un ruolo al di fuori della sua ratio originaria.

Ma la riforma della prescrizione non è l’unico provvedimento con cui vogliamo intervenire per mettere fine all’inefficenza e inadeguatezza del sistema giudiziario italiano. Nella manovra finanziaria sono stati infatti destinati 500 milioni al Ministero della giustizia per le assunzioni di poliziotti, magistrati e personale amministrativo in modo da assicurare ai cittadini maggiore sicurezza e processi civili e penali più rapidi.

Chi sbaglia deve essere punito e le proposte contenute nel Ddl Anticorruzione rappresentano una soluzione concreta al problema.

Questa riforma ce la chiedono tante imprese e cittadini che hanno perso fiducia nella giustizia, come i familiari delle vittime delle stragi. È ora di agire in tal senso.

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