Borgna (Pd) contro la riforma Delrio (Pd)… ma dov’era 3 anni fa?

Author picture

Leggere dell’esposto contro il Governo presentato dal Presidente della Provincia/Sindaco di Cuneo Federico Borgna è stato davvero sorprendente.

Borgna, infatti, si scaglia contro il Governo sia per i tagli ai trasferimenti nei confronti delle province, sia per la sottrazione degli importi derivanti dalla riscossione dei tributi di pertinenza provinciale.
In sostanza il Presidente della Provincia, nonché Sindaco di Cuneo, si scaglia senza appello contro la legge 7 aprile 2014, n.56, meglio nota come legge Delrio, denunciando il fatto che quella legge ha di fatto lasciato in vita le Province come enti territoriali ai quali è demandata la gestione di funzioni fondamentali che hanno un impatto sulla vita quotidiana dei cittadini.

Proprio in questa critica radicale alla legge 56/2014 si annida l’aspetto paradossale della vicenda. Quando nel corso del 2014 il Movimento 5 Stelle in Parlamento si opponeva con forza alla finta riforma delle province, ribattezzando, a questo punto in maniera tristemente profetica, la legge Delrio in legge “Delirio”, proprio per denunciare anche all’esterno del cosiddetto Palazzo, il pastrocchio nel quale si rischiava di incorrere, tutti gli esponenti del Partito Democratico, a tutti i livelli, riversavano su di noi ogni sorta di accuse.

Ci accusavano di propalare le solite bufale perché non saremmo stati in grado di capire le norme proposte, di essere contro a prescindere, e nei casi migliori di esserci contraddetti proprio sul tema delle province solo per votare contro il governo.

A quasi tre anni di distanza è singolare vedere come, non solo avessimo colto nel segno nel criticare quella legge definendola, quella si, una bufala che eliminava solo l’elezione diretta del consiglio provinciale, ma anche che ora preda di clamorosi ripensamenti, e contorcimenti, sono quegli esponenti del partito democratico che all’epoca, e in tempi di “renzismo” ascendente, erano tutti uniti nel sostenere “le magnifiche sorti e progressive” della finta riforma delle province.

Sarebbe interessante capire se il Presidente Borgna già all’epoca avesse un giudizio negativo sulla legge Delrio ma si astenne dall’esternarlo, rispolverandolo ora, anche in vista della campagna elettorale per il comune di Cuneo, o se anche lui fu convinto dalla “narrazione politica” dell’epoca ed ora tocca con mano la dura realtà. Dovrei chiedere al consigliere 5 stelle Isoardi ora candidato contro di lui a queste amministrative.

Nell’uno o nell’altro caso il Presidente Borgna dovrebbe far precedere il suo esposto e le sue critiche da quattro semplici parole rivolte ai cittadini della Granda “scusate, mi ero sbagliato”.

Ti piace questo articolo?

Condividilo su Facebook
Condividilo su Twitter

Lascia un commento