C’è chi fa e c’è chi parla… a ciascuno il suo

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Ringrazio gli amici di Libero, la Meloni e Salvini per l’attenzione che mi rivolgono. Noto con piacere che da quando sono ministra dei giovani c’è un’attenzione inedita a quelle che sono le mie deleghe quindi arrivano più soldi per gli anniversari nazionali, più soldi e più attenzione per i giovani, più attenzione sulle droghe. C’è chi fa e c’è chi parla… a ciascuno il suo.
Ringrazio i miei detrattori in particolare perché mi permettono di sottolineare alcuni aspetti importanti, il primo: la sovranità parlamentare. Eh sì, perché l’anniversario del PCI così come quello del Milite Ignoto, di Canova, Puccini, Pasolini, Matteotti, Berlinguer e della Democrazia Cristiana (udite, udite!) sono stati proposti e approvati dalle aule parlamentari, qualcuno di questi anche con i voti della Lega, e vivaddio che sia così.
Lo so che su di loro l’autoritarismo ha un certo ascendente, ma tant’è, questa è la democrazia parlamentare che, almeno per quanto mi riguarda, intendo difendere strenuamente.
Il secondo aspetto è l’importanza di diffondere la memoria e attrarre l’attenzione dei più giovani verso storie, fatti, personaggi che ahinoi sono spesso considerati repulsivi. Credo che la nostra mission di rappresentanti delle istituzioni sia proprio quello di evitare rigurgiti vari, ritorni e atteggiamenti apologetici pericolosi per la democrazia e per farlo bisogna parlarne, anche investendo risorse, promuovendo la cultura e la conoscenza. Anche qui lo so che spesso certi politicanti preferirebbero dissuadere dall’approfondimento e dalla conoscenza promuovendo un popolo poco accorto e poco informato (o peggio disinformato) da guidare come un bue. Ma, ripeto, siamo in democrazia.
Infine, proprio per dare la giusta informazione, io non ho incrementato alcuna risorsa perché, come previsto dalla norma approvata nel 2019 in Parlamento, non sono previsti importi specifici. Tali risorse erano presenti sul capitolo di spesa della Presidenza del Consiglio dei ministri e ho provveduto ad adottare il provvedimento di conseguenza per la definizione dell’avviso pubblico.
Onestamente se Libero, Meloni e Salvini hanno questo livello di confronto pubblico c’è da deprimersi molto, la democrazia corre rischi non solo perché alimentano un complottismo opaco ma anche perché non sono all’altezza di una sana opposizione nel merito.

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