#CibiCancerogeni: Ora arriva anche il ‘latte tossico’

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Dopo la passata di pomodoro cinese e il grano alle microtossine, sulle nostre tavole arriva anche il latte tossico. È quanto ci riportano alcuni recenti fatti di cronaca. Nello stesso giorno a Firenze un bambino di 14 mesi è stato ricoverato in gravi condizioni per aver mangiato un formaggino di un’azienda romena contaminato dal batterio Escherichia coli che ha provocato l’epidemia tra altri 14 bambini, mentre a Brescia i Carabinieri dei Nas hanno sequestrato oltre 4mila forme di Grano Padano per verificare la presenza di latte contenente aflatossina, una sostanza cancerogena per l’uomo, che alcuni allevatori non hanno ‘distrutto’, come previsto dalla normativa e secondo quanto rilevato dall’inchiesta della procura di Brescia che conta trenta indagati.

Il giorno successivo, di nuovo a Firenze, partono nuovi sequestri da parte dei Carabinieri dei Nas, che stanano oltre mezza tonnellata di cibi importati illecitamente dalla Cina (carne di maiale, uova di anatra, zampe di pollo, bevande a base di latte, granulato per brodo a base di pollo ed uova). È assurdo che in Italia, Paese celebre in tutto il mondo per il made in Italy, si verifichino fenomeni di una tale gravità che, oltre a ledere l’immagine delle nostre filiere produttive, mettono a rischio la salute dei consumatori ignari.

I fatti ci dicono che gli strumenti a disposizione del Governo e degli organi competenti non sono sufficienti a garantire la sicurezza agroalimentare del made in Italy e di quanto giunge dall’estero sul mercato italiano. Per questo in un’interrogazione parlamentare abbiamo chiesto al Governo di riferire al più presto, non solo sull’attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni di contraffazione e sofisticazione alimentare, ma anche sulle risorse e sui mezzi a disposizione di tutti gli organi di controllo sull’agroalimentare. Tra questi, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), che fa capo al ministero delle Politiche Agricole e che da sempre chiede maggiori risorse, soprattutto in considerazione del fatto che, con la soppressione del Corpo Forestale dello Stato, viene meno un attore fondamentale nelle operazioni di controllo.

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