Corruzione TAV. Tracciabilità sbagliate. Chi paga?

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Audizione del Ministro della Giustizia Orlando in Commissione Antimafia sulle nuove proposte del Governo in materia di corruzione.

Dopo l’esposizione di una relazione assai poco dettagliata e colma di banalità (ex. occorre impegnarsi duramente per combattere la corruzione) durata ben 30 minuti, giunge il tanto atteso momento delle domande e per me l’occasione è assai gradita per porre al Ministro una delicata questione sul TAV, visto anche il quadro degli scandali sulla corruzione e le infiltrazioni mafiose che hanno visto coinvolto altre grandi opere quali il Mose e l’Expo.

Pare infatti che dal 2010 al 2012 il CUP (codice unico di procedimento -ossia quello che permette la tracciabilità dei flussi finanziari) assegnato al cunicolo di Chiomonte fosse errato e corretto solo a seguito di segnalazione.

La domanda sorge spontanea: come avete fatto a controllare i flussi di denaro relativi a quell’opera in quel lasso di tempo? A me infatti pare un’occasione assai ghiotta, per la criminalità organizzata, che il nostro Paese proprio non si può proprio permettere!

Ovviamente, come da prassi, il Ministro tornerà a rispondere in altra occasione.

Speriamo che per allora si sarà adeguatamente informato sulle procedure di tracciabilità dei flussi per le opere pubbliche e dare una risposta soddisfacente alla mia semplice domanda.

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