Cosa cambia se i gay adottano i loro figli?

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I bambini che crescono in famiglie gay subiscono un danno nello sviluppo?

“Assolutamente no”. Lo dice la scienza

I bambini che crescono in famiglie gay subiscono un danno nello sviluppo? Assolutamente no. Lo dimostrano numerosi studi: una risposta adeguata a tutti quelli che sono contrari alle adozioni da parte di coppie omosessuali. I figli delle coppie arcobaleno non hanno nessun tipo di problema nella crescita: non gli manca l’elemento maschile o femminile né soffrono per il modo in cui vivono i genitori.

Un gruppo di scienziati dell’Università di Melbourne hanno pubblicato già nel 2014 uno studio condotto su 50 ragazzi figli di coppie gay tra 0 e 17 anni dal quale emerge che i bambini cresciuti da genitori omosessuali sono addirittura più sani e più affezionati alla famiglia di quelli allevati da coppie tradizionali. Anche la New Yorker Columbia University ha analizzato lo sviluppo dei figli di famiglie gay.

Di 76 studi su questo argomento 72 sono giunti alla conclusione che i figli di coppie omosessuali non si sviluppano in maniera diversa dai bambini cresciuti in famiglie tradizionali. I 4 rimanenti secondo il documento della Columbia hanno considerato esclusivamente le testimonianze di bambini di genitori separati, per cui non sarebbero attendibili.

Anche uno studio olandese dimostra che non ci sono differenze nello sviluppo, aggiungendo un dettaglio interessante: quello che davvero influisce sulla crescita dei bambini è l’accettazione sociale della situazione della loro famiglia che essi vedono intorno a sé, non l’orientamento sessuale dei genitori.

In sintesi: se crescono in un ambiente rispettoso e tollerante, i bambini di coppie omosessuali si sviluppano esattamente come tutti gli altri.

Questo post è stato pubblicato per la prima volta su The Huffington Post DE ed è poi stato tradotto dal tedesco da Lisa Di Giuseppe.

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