Cuneo Nizza: Lupi risponde ed è chiaro

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La scorsa settimana ho provveduto a presentare interpellanza urgente diretta al Presidente Letta e al Ministro Lupi, in merito alle dichiarazioni effettuate dal primo in occasione del vertice italo-francese sul TAV, tenutosi a Roma il 20.11.2013.  In quella sede Letta parlava del TAV Torino Lione come di un’opera dal carattere prioritario e dichiarava altresì la necessità di preservare la linea Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza perché ritenuta “strategica”.

Le domande da me poste ai Ministri erano semplici e volte a capire innanzitutto perché il Governo avesse ritenuto di fare un vertice bilaterale con la Francia senza che il processo di ratifica dell’Accordo TAV fosse concluso (risulta infatti a tutt’oggi in corso di esame al Senato), in secondo luogo quali fossero le linee programmatiche del Governo in tema di trasporti, con specifico riguardo, al rapporto di priorità tra costruzione di grandi opere e mantenimento delle linee di trasporto già esistenti e quali fossero le iniziative concrete che il Ministro intendesse assumere per scongiurare la chiusura di una linea storica quale la Cuneo-Nizza, oltre all’ auspicio dell’approvazione di un emendamento dello stesso Ministro Lupi alla legge di stabilità (emendamento peraltro già respinto in Senato).

Entrambi i Ministri prima si rifiutavano, a causa di presunti impegni, di presentarsi in aula venerdì 13 per discuterla, poi mi proponevano di trasformarla in interrogazione con la promessa che risposta scritta mi sarebbe giunta entro il venerdì successivo.

La risposta in effetti mi è giunta, a firma del Ministro Lupi, peccato però che sia a dir poco imbarazzante.

Non solo infatti il Governo si è sostanzialmente rifiutato di rispondermi verbalmente, probabilmente temendo una replica assai dura, ma mi ha fatto pervenire una risposta che sembra un “copia ed incolla” da internet della storia della linea Cuneo-Nizza. Nessun cenno alle linee programmatiche in tema di trasporti e nessuna presa di posizione in favore delle linee locali o delle grandi opere. Oltre ad essere andato completamente fuori tema, rispetto alle precise richieste, il Ministro Lupi ha così concluso:

“A testimonianza dell’interesse del Governo per le linee in argomento, si ricorda che nel corso dell’esame del disegno di legge di stabilità sono stati presentati, nelle competenti sedi parlamentari, alcuni emendamenti, che tuttavia non hanno trovato esito favorevole, i quali prevedevano per la manutenzione e messa in sicurezza della linea medesima un’autorizzazione di spesa di 29 milioni di euro per l’anno 2014.”

Il Governo forte coi deboli e debole coi forti, non è riuscito a far passare un proprio emendamento, seppur goda di una maggioranza tanto ampia da esser stata incostituzionale dalla Consulta.

Se fossi maliziosa penserei che mi stiano prendendo in giro!

E intanto i cittadini, che pagano le spese di questo Governo, dal 15 dicembre si sono visti tagliare in ben 10 regioni le corse dei treni locali.

La faccia di bronzo di questa gente non ha limiti. E non si vergognano assolutamente.

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