DDL Delrio e i problemi della finta abolizione delle province

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Il magnifico ddl Delrio di abolizione delle province porta con sé un punto molto problematico per i comuni che si apprestano ad andare a nuove elezioni: il mutamento del numero dei consiglieri comunali per i comuni fino a 10.000 abitanti.

Il comma 135 del ddl modifica infatti il numero dei consiglieri dei comuni fino a 10.000 abitanti aumentandoli. Di conseguenza, le liste dei candidati per le elezioni in quei comuni diventeranno più lunghe. In particolare il comma 3 dell’art. 71 del d. lgs. 267 del 2000 stabilisce che le liste dei candidati non possono contenere un numero di candidati inferiori ai 3/4 del numero dei consiglieri da eleggere né superiore al loro totale. Per i comuni fino a 3.000 abitanti la totalità dei seggi da eleggere secondo la normativa in vigore è inferiore ai 3/4 del totale dei seggi da eleggere secondo la riforma. Pertanto le liste, per le quali si stanno raccogliendo le firme già oggi, avranno necessariamente un numero di candidati inferiori al numero minimo stabilito in conseguenza della riforma.

Quindi che si fa?
Il Governo non si è dimostrato esattamente pronto sull’argomento, motivo per cui abbiamo insistito.
Essendo i comizi elettorali per le amministrative già convocati con decreto del 20 marzo 2014, da quella data può dirsi che ufficialmente è aperta la campagna elettorale. E con essa può considerarsi aperta la raccolta delle firme.
In particolare, poi, l’art. 3 della l. n. 182 del 1991 stabilisce che il decreto di indizione delle elezioni deve intervenire almeno 55 giorni prima della data delle elezioni. Può considerarsi dunque che questo sia il tempo minimo per la campagna elettorale e in particolare per la raccolta delle firme.

Poiché le elezioni amministrative sono fissate al 25 maggio, il 29 marzo dovrebbe considerarsi il 55° giorno antecedente le elezioni. Da quella data dunque si potrebbero modificare le regole elettorali contrasti con l’esigenza di garantire un giusto procedimento elettorale.

Dopo varie insistenze sui problemi pratici delle diverse liste civiche che già stanno raccogliendo le firme in tutta Italia e si vedono modificare le regole a giochi in corso, il Governo ha capito!
Il sottosegretario Bressa si confronterà col Ministero dell’Interno e provvederà a sistemare la situazione.

Una piccola vittoria M5S!

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