Demagogia Istituzionale

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Ieri ho partecipato alla celebrazione del bicentenario dell’arma dei Carabinieri a Dogliani (Cn). Un bellissimo evento che non può non portare l’attenzione sulle accese discussioni tra la politica del governo Renzi ed il comparto sicurezza tutto.

A Dogliani è stata conferita la cittadinanza onoraria all’arma per il servizio che svolge e, se da un lato c’è un Paese che riconosce l’esigenza e l’importanza di tale servizio, dall’altro c’è un Paese lontano, al sicuro, che non comprende e non ha voglia di studiare le problematiche inerenti al lavoro quotidiano di questi molti servitori dello Stato.

Lo Stato va rispettato non partendo dai vertici della sua Istituzione ma iniziando a levarsi il cappello con umiltà dinnanzi ai cittadini, rispettando così la base che lo forma. Va dato a loro un forte rispetto Istituzionale, per i sacrifici che compiono in questo difficile momento storico. La mia potrà essere demagogia ma è la stessa che impone il titolo di “Onorevole” ad un deputato che meriti, nella stragrande maggior parte dei casi, non ha, non ha ancora meritato o non conquisterà mai…

Se di demagogia Istituzionale dobbiamo vivere, ribaltiamola, ed iniziamo ad ascoltare, a studiare e ad avere a cuore quella parte fondamentale delle nostre istituzioni, le sue fondamenta, i cittadini.

Noi lavoriamo da mesi con le forze dell’ordine, discutiamo, studiamo e cerchiamo con loro una soluzione. Ogni emendamento, ogni proposta di legge, ogni modifica da noi proposta è il risultato di un confronto con le nostre Istituzioni, i cittadini.

Se lo ricordino in fase legislativa gli onorevoli.

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