I giovani intervengono all’OCSE

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Oggi per la prima volta i giovani sono chiamati ad intervenire in OCSE e fornire la loro visione in merito alle importanti sfide del prossimo futuro europeo e globale.

Insieme al Segretario Generale Cormann ed ai rappresentanti di oltre 60 nazioni, i giovani rappresentanti di Youthwise hanno chiesto di promuovere la partecipazione giovanile alla vita sociale e democratica, rafforzare i processi di formazione come cittadini globali e consapevoli, renderli protagonisti nell’adozione di politiche pubbliche attraverso il “future generation test”.

La creazione di migliori opportunità per i giovani è una priorità per la ripresa e l’uscita dalle crisi. Il successo dei giovani nel mercato del lavoro, nella vita pubblica e politica e nella società in generale è cruciale non solo per il loro benessere personale e le loro prospettive economiche, specie nei settori di avanguardia, ma anche per la crescita economica complessiva e la coesione sociale, la fiducia nei Governi e nelle istituzioni pubbliche e la tenuta della democrazia.

Abbiamo discusso e sollevato dei temi di rilevanza strategica, come la necessità di fornire ai giovani un’educazione di qualità e una formazione tecnico professionale capace di affrontare le sfide del presente e del futuro, inclusione dei giovani nei processi decisionali a più livelli, facilitando e incoraggiando la partecipazione dei giovani alla vita pubblica e contrastare l’aumento della disoccupazione giovanile, menzionando molte iniziative orientate ai NEET e all’inclusione socio-lavorativa in generale. Infine, l’importanza di supporto per la salute mentale, nel difficile contesto legato alla pandemia e alla guerra in Ucraina.

Ringrazio l’OCSE per il lavoro svolto nel riunire i Paesi per redigere e discutere di questi temi e un ringraziamento e un apprezzamento a tutti per l’ampiezza, la qualità del dibattito odierno, davvero ricco e diversificato.

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