La quantità di servizi pubblici erogati in digitale sta aumentando esponenzialmente così come il numero di italiani in possesso, ad esempio, di Spid. È il momento di lavorare per accrescere il livello di informazione e consapevolezza dei cittadini che ancora fruiscono poco di questi servizi. La crisi ha spinto una rivoluzione che stiamo governando lucidamente; c’è ancora tanto lavoro da fare, ma la strada è segnata. La PA del futuro non può prescindere, voglio ribadirlo, da competenze e formazione continua, da digitalizzazione e interconnessione di banche dati, da consapevolezza e servizi, da chiarezza e semplicità.
Qui la mia intervista completa al magazine “Donna in Affari”.