Italicum incostituzionale, a Torino il secondo ricorso

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Oggi sono stata nelle aule del tribunale civile di Torino dove si è discusso il ricorso contro l’Italicum poiché sono tra i firmatari dello stesso.

Un’ora nella quale gli avvocati del coordinamento “Democrazia Costituzionale” hanno illustrato i 19 motivi alla base del ricorso sulla legge elettorale e nella quale hanno altresì controbattuto puntualmente alle vaghe tesi esposte dall’avvocato dello Stato comparso in rappresentanza del Ministero degli Interni e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Premio di maggioranza abnorme e senza soglia di sbarramento al ballottaggio (che permetterebbe potenzialmente a un partito col 7% di ottenere la maggioranza dei seggi), la non conoscibilità dell’eletto da parte dell’elettore (per via dei capilista bloccati) e censura nei confronti della procedura distorta seguita per l’approvazione in Parlamento, ossia l’apposizione della questione di fiducia, che per Costituzione non è possibile per le leggi elettorali.

I cittadini hanno diritto di sapere se questa legge ha profili di incostituzionalità prima che passino ulteriori 10 anni dalle votazioni con la stessa, come avvenuto col porcellum. Il Giudice si riserva e non resta che attendere la sua valutazione in merito ai rilievi sollevati, la speranza è che, come avvenuto a Messina, si sollevi la questione di fronte alla Corte Costituzionale.

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