La Costituzione è fatta in tempi di saggezza per funzionare in tempi di crisi

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“La Costituzione è fatta in tempi di saggezza per funzionare in tempi di crisi.”

Non la pensa così il rottamatore Matteo Renzi che sulla riforma di abolizione del Senato, come dice lui stesso, “rischia tutto!” In realtà a rischiare è solo la nostra Carta Costituzionale, scritta dopo la guerra mondiale per funzionare in tempi di crisi, come quelli odierni ma che oggi rischia di essere stravolta per pura propaganda.

Il Senato che oggi conosciamo diventerà Senato delle Autonomie, con funzioni di rappresentanza delle istituzioni territoriali. Teoricamente si dovrebbe permettere ai componenti (rappresentanti di regioni e comuni + 21 membri nominati dal Presidente della Repubblica) di partecipare alle decisioni su ambiti concernenti i territori e creare altresì un legame col territorio.

In realtà così come proposta questo Senato non solo non rappresenterà i territori (non essendo i componenti eletti dai cittadini) ma visto che si ridurranno i poteri legislativi in capo alle Regioni (per via della motivica dell’art. 117) non si comprende il senso dell’autonomia, che verrà a perdersi del tutto. La modifica del titolo V evidenzia infatti una tendenza all’ accentramento.

Allora quale dovrebbe essere il senso di ispirarsi ad un modello federale, come quello tedesco?
Seppur apparentemente Renzi si sia ispirato ad un senato federale, le funzioni legislative del senato non corrispondono a quelle che dovrebbero spettare ad un senato federale. Avrà esso infatti solo funzione consultiva per la quasi totalità dei provvedimenti di legislazione ordinaria, potrà però modificare la Carta Costituzionale. Orrore!

…però ci sarà una riduzione delle spese e come dice il Presidente del Consiglio: ”E’ arrivato il momento che siano i politici a fare sacrifici.” Concordo pienamente… ma non sarebbe stato più facile dimezzare le indennità di tutti i deputati e senatori fin da subito? Oppure ridurre il numero degli stessi?

Ai cittadini l’ardua sentenza!

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