La manovra è solo l’inizio: il 2019 sarà l’anno del cambiamento

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Di Luigi Di Maio

Sono le ultime ore prima dell’approvazione definitiva della Legge di Bilancio in Parlamento. Oggi la legge è al Senato della Repubblica, nei prossimi giorni andrà alla Camera per la lettura definitiva.

È molto importante dirci una cosa, perché dobbiamo riconoscerci che in questa Legge di Bilancio ci sono quelle cose che tutti ci avevano detto che non si potevano fare. Questa è una Legge di Bilancio in cui ci sono le misure più urgenti, votate dagli italiani il 4 marzo, in cui non c’è la procedura di infrazione e ci avevano detto che queste due cose insieme non si potevano fare: o rinunciavamo alle misure per aiutare gli italiani, oppure andavamo in procedura di infrazione.

Voglio dirvi anche un’altra cosa importante. Ci avevano detto che il 2,4 era troppo, che il 2,04 era troppo poco, che abbiamo fatto un passo indietro: guardate che questa era una trattativa! Noi che cosa dovevamo portare a casa? Quota 100, aiuti ai truffati delle banche, reddito di cittadinanza, l’aumento delle pensioni minime, gli aiuti alle imprese, l’aumento dei fondi nella ricerca, nella sanità… Questo era l’obiettivo della trattativa! Siamo partiti dal 2,4 e ci hanno detto: “Siete degli incoscienti”! Poi in una trattativa siamo arrivati al 2,04. L’importante è che quelle misure non cambiano.

Quando siamo partiti l’Unione Europea ci diceva: “Dovete fare l’1,6”. Magari noi arrivavamo con l’1,6 e la trattativa finiva all’1,4, che significava rinunciare totalmente a tutto quello che si poteva fare, neanche l’Iva potevamo disinnescare. E su questo bisogna dirsi un’altra verità: quest’anno, grazie a noi, l’Iva non è aumentata. L’abbiamo disinnescata noi con 12 miliardi e mezzo di euro, che sono stati i soldi appostati per evitare di far aumentare l’Iva. Perché ne abbiamo evitato l’aumento? Perché in questo modo si aiutano i consumatori e gli imprenditori, ma soprattutto perché ve l’avevamo promesso. E siccome l’avevamo promesso, lo abbiamo fatto.

In queste ore si sta giocando sul fatto che il Governo abbia accettato di aumentare l’Iva tra un anno o tra due anni: sono tutte sciocchezze! Per noi le clausole di salvaguardia sono delle clausole che si attivano se non tornano i conti, ma dal nostro punto di vista i conti torneranno e disinnescheremo le clausole di salvaguardia. Non ci sarà nessun aumento dell’Iva! Come ve lo avevo promesso nel 2018 ed è avvenuto, anche nel 2019, 2020 e 2021 non ci sarà nessun aumento dell’Iva.

Poi diciamoci anche cosa c’è dentro a questa Legge di Bilancio: noi tutti abbiamo fatto una campagna elettorale come MoVimento in giro per tutta Italia promettendo delle cose. I 20 punti per la qualità della vita degli italiani, ve li ricordate? Lì dentro c’era una rivoluzione per il nostro Paese. Non abbiamo messo già tutto in questa Legge di Bilancio, era materialmente impossibile, non è che abbiamo risolto già tutti i problemi degli italiani, questo è solo l’inizio, ma ce ne sono di cose importanti portate a casa.
Ho fatto un breve elenco che voglio condividere con voi.

  • Reddito di cittadinanza: fatto!
  •  Quota 100 per superare la Fornero: fatto!
  • Opzione Donna: fatto!
  • Aumento pensioni minime: fatto!
  • Aumento pensioni degli invalidi: fatto!
  • Taglio delle pensioni d’oro, fatto in due modi: ricalcoliamo le pensioni d’oro per chi non ha versato i contributi e gli diamo anche l’adeguamento all’inflazione. Vedo pensionati d’oro che vogliono fare ricorso perché si erano abituati ad un certo tenore di vita: se ne facciano una ragione, visto e considerato che quelle pensioni d’oro le hanno pagate i pensionati minimi in tutti questi anni, perché le pensioni d’oro non versate con i contributi le stava pagando qualcun altro.
  • Taglio fondi all’editoria: fatto! Il V2-Day, ve lo ricordate? 25 aprile del 2008 in piazza per chiedere l’indipendenza della stampa, l’indipendenza della funzione sociale della stampa e dell’editoria togliendogli i soldi pubblici, in modo tale che una testata non debba dipendere dall’emendamento di Governo e quindi delle forze politiche.
  • Esclusione degli ambulanti dalla Bolkestein: fatto!
  • Taglio di mezzo miliardo alle spese militari inutili: fatto!
  • Tempo prolungato nelle scuole elementari, che significa assumere 2000 insegnanti in più: fatto! In questo modo facciamo anche tornare a casa un po’ di insegnanti mandati in giro in tutta Italia dalla Buona Scuola con l’algoritmo impazzito creato dal Pd.
  • Taglio del 30% dei premi Inail per le aziende: si abbasserà il costo del lavoro! Le imprese, infatti, dovranno pagare un premio all’Inail ogni anno del 30% più basso.
  • 10 miliardi e mezzo di euro per il dissesto idro-geologico: ce lo siamo detti per anni che dovevamo ridurre il prezzo pagato dal Paese in termini di vite a causa della pioggia e degli smottamenti. Questi 10 miliardi e mezzo andranno anche a quelle regioni colpite dagli eventi alluvionali degli ultimi mesi, dal Veneto fino alla Sicilia.
  • Un miliardo e mezzo di euro per i truffati delle banche: tutti i truffati di quelle banche protette dal Pd in questi anni avranno un indennizzo.
  • Assunzione di 12mila persone per le pulizie nelle scuole. Quelli di prima avevano regalato ad alcune cooperative la pulizia nelle scuole: alla fine il risultato è stato che il servizio si è abbassato e la pulizia nelle scuole dei nostri figli era veramente carente.
  • Abolizione del Sistri per le imprese, insieme a tante cose inutili che aboliremo per le imprese. Il Sistri era un registro elettronico per il tracciamento dei rifiuti che non ha mai funzionato.
  • Dimezzamento dell’Imu sui capannoni industriali.
  • Aumento dei fondi alla ricerca.
  • Un miliardo di euro per il Venture Capital per le startup innovative.
  • Fino a 6000 euro di incentivi per le auto elettriche e non inquinanti in generale.
  • Un miliardo di euro in più alla sanità che entra in questa Legge di Bilancio, mentre tutti gli altri tagliavano i soldi alla sanità.
  • Eliminazione dell’Ires per gli enti non commerciali, ovvero tutta la partita di agevolazioni agli enti ecclesiastici che cominciamo a ridurre.

Come vi ho detto, questo è solo l’inizio. Non pretendo di dirvi che abbiamo risolto tutti i problemi del Paese, però non ci sto a questo racconto secondo il quale adesso la nuova Legge di Bilancio è una legge scritta e imposta da Bruxelles. Se l’hanno scritta a Bruxelles, si sono dovuti ricredere su una serie di cose, perché è una legge che contiene Quota 100, reddito di cittadinanza, aumento delle pensioni minime, tutte cose che quando le altre leggi venivano scritte a Bruxelles non venivano inserite, anzi, venivano inserite nuove tasse, nuovi tagli alla sanità, nuovi tagli al welfare. È evidente che in questa Legge di Bilancio c’è il programma di Governo, è il nostro contratto di Governo che si sta realizzando e io vi chiedo di parlarne nei prossimi giorni, parlamentari, attivisti, perché nessuno ce lo riconoscerà.

Perché riconoscere questa Legge di Bilancio come una Legge di Bilancio che ripristina i diritti degli italiani, significa riconoscere che tutti gli altri, in passato, ci hanno preso per i fondelli. E questa cosa non sarà mai riconosciuta, almeno non adesso.

Voi direte: “È mai possibile che dobbiamo contrattare una Legge di Bilancio, trovare le coperture, clausole di salvaguardia”. Io sono d’accordo con voi che tutte queste regole della contabilità europea vadano cambiate. E le potremo cambiare grazie alle elezioni europee, dove se saremo coraggiosi come popolo europeo potremo cambiare il Parlamento Europeo e cambiando la maggioranza cambia anche la politica dell’Unione Europea.

Sono molto contento che il Presidente Conte abbia deciso di andare a dialogare con la Commissione Europea per trovare una soluzione. Ma non una soluzione per tradire gli italiani, ma una soluzione per mantenere le promesse. E questo è successo.

Ne approfitto per augurarvi un Buon Natale, se potete parlatene anche a tavola con i vostri parenti, soprattutto con quelli che sono un po’ scettici verso questo Governo, perché credetemi: oltre a quello che stiamo facendo, la vera forza di questo Governo è “perché” lo stiamo facendo. Questa è la prima Legge di Bilancio che non ha dentro marchette elettorali, non fa regali alle lobby, anzi, noi andiamo a prendere 4 miliardi di euro da assicurazioni, banche, spesa militare. Insomma, andiamo a prendere i soldi dai potenti di questo Paese che per anni hanno giovato delle amicizie politiche. Noi lo stiamo facendo per ripristinare un po’ di giustizia sociale. Per farlo abbiamo bisogno di tagliare dove non serve e mettere dove serve.

Il 2019 può essere un anno del cambiamento, ma abbiamo 5 anni davanti, cinque anni per cambiare davvero tutto e da gennaio, oltre a far funzionare le cose che oggi entrano nella Legge di Bilancio con i miliardi di euro che appostiamo, dovremo tagliare molto di più quello che non serve. Taglieremo molte altre cose e lavoreremo con il famoso “team Mani di Forbice” che ci servirà per metter mano a tutti gli sprechi dei Ministeri, delle Regioni, dei Comuni. Andremo a tagliare tutto quello che non serve e recupereremo altre risorse: per disinnescare la clausola di salvaguardia, per potenziare nuovi diritti welfare per i cittadini, per dare più risorse alle imprese abbassando le tasse, per fare tutte quelle cose che abbiamo promesso.

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