L’immagine che ci lascia Lupi

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L’informativa di Lupi in aula si trasforma in un elogio alle grandi opere. “Grazie a noi si va daTorino a Milano in 45 minuti e da Milano a Roma in 3 ore”. Poco importa se nella costruzione di grandi opere come queste qualcuno è stato corrotto e i costi di queste strutture si sono moltiplicati, tanto sono soldi pubblici non di Lupi, di suo figlio o di Incalza.

Poi un’accusa, neppure tanto velata, al M5S che ha presentato mozione di sfiducia nei suoi confronti e che lo ha attaccato ingiustamente (a suo dire): “Qualcuno in quest’aula non crede nel principio di presunzione di non colpevolezza e nel principio di civiltà giuridica”.
Infine l’arringa in difesa della sua famiglia e dei suoi amici. Un cenno particolare al figlio che è stato travolto da attacchi demagoghi ma che ha ciò che ha perché è un ingegnere laureato con 110 e lode.

Il Governo e Lupi si aspettavano da noi attacchi e urla oggi. Si aspettavano rabbia perché non hanno ancora capito il M5S.
Non proviamo alcun gusto in queste dimissioni, non sentiamo alcuna vittoria, non siamo felici del caos mediatico che si è scatenato contro Lupi e contro suo figlio, siamo semplicemente sofferenti per un Paese stritolato dalla corruzione.
A causa della corruzione ci sono giovani senza futuro, denaro pubblico usato come se fosse di nessuno e non c’è la possibilità di garantire un livello di vita dignitoso per tutti.

Abbiamo chiesto a Lupi di dare un segnale forte, di versare il suo stipendio da Ministro nel fondo di garanzia per le micro-imprese, come facciamo noi da 2 anni con metà dei nostri stipendi.
In risposta Lupi ha ridacchiato con Alfano.

Questa sarà l’immagine che rimarrà impressa nella mia mente, nessun senso di responsabilità, di etice, di dignità politica vedo nelle sue dimissioni.

Vedo solo quella risatina. Una risatina in faccia a chi pagherà le spese della corruzione del suo Ministero!

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