Linee guida per la misurazione e valutazione della performance individuale

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Vogliamo innovare in modo profondo la Pa, premiando il merito, accrescendo il senso di appartenenza dei dipendenti pubblici allo Stato e, in definitiva, migliorando i servizi resi ai cittadini.

In questo grande disegno si inseriscono le Linee guida per la misurazione e valutazione della performance individuale, che pubblichiamo oggi e che completano quelle emanate nel 2017. Offriamo così alle amministrazioni indicazioni utili per avvalersi al meglio di una delle leve più importanti di una gestione strategica delle risorse umane.
(Scarica le ultime linee guida -> http://bit.ly/download-lg-performance)

Misurare e valutare in modo obiettivo e trasparente le performance significa anche poter allocare al meglio le risorse, decidere in modo avveduto a chi destinare determinati incarichi e lavorare sui gap formativi per colmarli e far crescere la produttività del lavoro, passando dalla logica dell’adempimento, oggi troppo spesso ancora prevalente, a quella del risultato rapportabile a precisi obiettivi.

Il traguardo finale è valorizzare il capitale umano, migliorare l’organizzazione delle strutture e dare così servizi più all’altezza dei bisogni dei cittadini.
Ma è pur importante non puntare soltanto sul premio di carattere monetario. Anzi, spesso l’autostima e il senso di appartenenza del dipendente pubblico si rafforzano più con altre forme di riconoscimento. Le linee guida suggeriscono meccanismi premiali reputazionali, di coaching e mentoring interno per chi si è distinto nel proprio operato.

Inoltre, la performance individuale va sempre rapportata a quella organizzativa, del gruppo e dell’ente nel suo complesso. Così si suggerisce di allargare la platea dei soggetti valutatori per uscire dalla autoreferenzialità: non solo il proprio capo ufficio, ma anche i propri pari tra i colleghi o persino i collaboratori per una valutazione che arriva dal basso. Senza dimenticare i cittadini e gli stakeholder esterni, rispetto ai quali, non a caso, abbiamo già pubblicato a novembre le Linee guida sulla valutazione partecipativa.

Continuiamo a lavorare per una Pubblica amministrazione sempre più al passo delle esigenze del Paese reale.

Ultime linee guida per la misurazione e valutazione della performance individuale

Vogliamo innovare in modo profondo la Pa, premiando il merito, accrescendo il senso di appartenenza dei dipendenti pubblici allo Stato e, in definitiva, migliorando i servizi resi ai cittadini.In questo grande disegno si inseriscono le Linee guida per la misurazione e valutazione della performance individuale, che pubblichiamo oggi e che completano quelle emanate nel 2017. Offriamo così alle amministrazioni indicazioni utili per avvalersi al meglio di una delle leve più importanti di una gestione strategica delle risorse umane. (Scarica le ultime linee guida qui -> http://bit.ly/download-lg-performance)Misurare e valutare in modo obiettivo e trasparente le performance significa anche poter allocare al meglio le risorse, decidere in modo avveduto a chi destinare determinati incarichi, agire sui gap formativi per colmarli e far crescere la produttività del lavoro, passando dalla logica dell’adempimento, oggi troppo spesso ancora prevalente, a quella del risultato rapportabile a precisi obiettivi.Il traguardo finale è valorizzare il capitale umano, migliorare l’organizzazione delle strutture e dare così servizi più all’altezza dei bisogni dei cittadini. Ma è pur importante non puntare soltanto sul premio di carattere monetario. Anzi, spesso l’autostima e il senso di appartenenza del dipendente pubblico si rafforzano più con altre forme di riconoscimento. Le linee guida suggeriscono meccanismi premiali reputazionali, di coaching e mentoring interno per chi si è distinto nel proprio operato.Inoltre, la performance individuale va sempre rapportata a quella organizzativa, del gruppo e dell’ente nel suo complesso. Così si suggerisce di allargare la platea dei soggetti valutatori per uscire dalla autoreferenzialità: non solo il proprio capo ufficio, ma anche i propri pari tra i colleghi o persino i collaboratori per una valutazione che arriva dal basso. Senza dimenticare i cittadini e gli stakeholder esterni, rispetto ai quali, non a caso, abbiamo già pubblicato a novembre le Linee guida sulla valutazione partecipativa. Continuiamo a lavorare per una Pubblica amministrazione sempre più al passo delle esigenze del Paese reale.

Pubblicato da Fabiana Dadone su Lunedì 23 dicembre 2019

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