Di Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Ricorre oggi, 29 luglio, l’Earth Overshoot day, ovvero il giorno in cui noi, abitanti del mondo, abbiamo esaurito le risorse ‘annuali’ del Pianeta, e cominciamo a consumare quelle del futuro.
Sappiamo purtroppo che il giorno del “sovrasfruttamento” delle risorse naturali si accorcia di anno in anno. Nel 2018, ad esempio, è coinciso con il 1 agosto ma nel 2000 cadeva a fine settembre. Ciò significa che, con il passare degli anni, stiamo esaurendo il capitale naturale della Terra e compromettendo pesantemente la capacità di rigenerazione delle risorse naturali.
Sappiamo anche che le principali cause di questo fenomeno vanno
cercate nel consumo di suolo, nelle emissioni di anidride carbonica in
atmosfera, nella deforestazione, nel sovraconsumo di risorse:
attualmente, infatti, ne divoriamo grossomodo il doppio di quanto
dovremmo.
È una responsabilità pesante che ricade su tutti noi, che abbiamo il dovere di metterci in testa che non esiste un Pianeta B,
e che è quindi necessario agire subito a partire dalle abitudini
quotidiane, riducendo lo spreco di acqua e diffondendo la consapevolezza
che si tratta di un ‘bene comune’; adottando una dieta che contempli
l’utilizzo di meno carne e più verdure, cercando di ridurre al minimo la
generazione di rifiuti urbani e differenziando quelli che produciamo.
Ed è compito delle Istituzioni supportare i cittadini, continuare a
stanziare risorse e a rendere operativi i piani di prevenzione del
dissesto idrogeologico del territorio, contrastare con tutti i mezzi la
perdita di biodiversità, puntare alla defossilizzazione, promuovere un
modello di sviluppo ambientalmente più sostenibile.
Tutto questo lo dobbiamo alle future generazioni, che
erediteranno altrimenti un mondo povero di risorse, irrimediabilmente
inquinato, e saranno sempre più esposte ai rischi di eventi estremi
dovuti agli effetti dei mutamenti climatici.