Parlamentari: eleggibili sempre, ineleggibili mai

Author picture

Stamattina la Giunta per le Elezioni della camera si è riunita per esaminare e votare la relazione del comitato sulle ineleggibilità.

Il conflitto di interessi, si sa, non interessa a nessuno all’ interno di questo palazzo (salvo al M5S) ma tanta spudoratezza mi lascia allibita. Sull’ interpretazione dell’art. 10 DPR n. 361/’57 (quello che non ha garantito la decadenza di Berlusconi) che dovrebbe evitare il conflitto di interessi palese e garantire così la parità di chances nell’ accesso alle cariche elettive per tutti i candidati abbiamo dovuto sentire delle teorie non da poco, improntate al garantismo ovviamente!

Seppur siamo stati assai propositivi e abbiamo tentato di far ragionare i rappresentati degli altri partiti sulla ratio della norma al fine di individuarne la sua corretta interpretazione, non c’è stato modo di farli ragionare perché si è sempre interpretato in maniera “restrittiva” e garantista non privilegiando un’ interpretazione conforme ai principi costituzionali e alla ratio, come quella da noi proposta. Non si vuole neanche provare a farlo.

Sull’ espressione “In proprio” intesa non come “in nome proprio” ma come modo per dare rilievo alla tensione che si stabilisce tra un proprio interesse (di coloro che hanno rapporti d’affari con lo Stato) e il pubblico interesse che dovrebbe essere tutelato da quest’ ultimo; sul concetto di “notevole rilevanza economica” intesa come rilevanza che rende un’azienda privata una realtà produttiva e sociale di un territorio; sulla necessità di includere nella definizione di Stato anche le diramazioni dello stesso (regioni ed enti locali) e la PA, non c’è stata alcuna discussione.

Noi per loro abbiamo torto a prescindere e loro hanno ragione!

Intanto deputati vice presidenti del consiglio di amministrazione di aziende come la Piaggio spa vincono commesse da 30 milioni di euro con le poste Italiane, deputati facenti parte di società cui sono affidati i lavori di ampliamento della terza corsia dell’autostrada A14 e deputati le cui società hanno concessioni di demanio marittimo rilasciato dalle autorità portuali di Savona e Varazze siedono tra i banchi di questo parlamento liberi di agire magari anche nelle commissioni “utili” all’ attività svolta dalle proprie società.

La votazione è rinviata alla prossima settimana per mancanza del numero legale.

Complimenti alla maggiornanza!

Ti piace questo articolo?

Condividilo su Facebook
Condividilo su Twitter

Lascia un commento