Pdl 1761. Legittimazione del Parlamentare

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Iniziato l’esame in commissione I della pdl n. 1761 a mia prima firma.

Alla base di questa pdl due necessità:

1) affrontare la questione della macchina burocratica e dell’autonomia, opportuna e fondamentale, dell’apparato amministrativo rispetto a quello politico nei limiti delle reciproche finalità;

2) riconoscere, proprio a fronte delle finalità del corpo politico, una attiva legittimazione al parlamentare che nello svolgimento del suo mandato ha l’esigenza di accedere, in maniera adeguata e efficace, agli atti amministrativi di Governo.

Tra le considerazioni che ci hanno condotto a scegliere di incidere concretamente sulla procedura di accesso agli atti una è quella di natura esperienziale, da noi stessi maturata nelle istituzioni del Paese, e relativa agli atti di sindacato ispettivo.

Come spesso accade, l’atto di sindacato ispettivo è utilizzato fondamentalmente come semplice strumento di marketing politico ed elettorale. Il più delle volte, infatti, i rappresentanti di una opposizione, per lo più compiacente, vi ricorrono così da poter tenere buono il proprio elettorato mostrando di mettere alle corde il governo di turno. Di converso, i rappresentanti della maggioranza scelgono gli atti di sindacato ispettivo per permettere al ministro di turno, afferente al proprio partito o alla propria corrente, di mostrare quanto è stato prodotto nel corso proprio mandato.

Vediamo cosa farà la maggioranza di fronte a questa proposta volta alla trasparenza.

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