Restituiti agli italiani 105,4 milioni dal taglio stipendi. Ecco cosa ne abbiamo fatto

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Il tempo corre veloce e le attività del MoVimento 5 Stelle si moltiplicano a tutti i livelli, battaglie politiche, campagne civiche e di sensibilizzazione, attività normativa e tanto altro. Oggi però abbiamo deciso di dedicare qualche minuto e questo breve testo a noi stessi, per soffermarci a ragionare su una nostra iniziativa che ormai diamo per scontato ma che, se ci guardiamo intorno, così scontata non è: le restituzioni.

Certo, rinunciare a parte dello stipendio per un portavoce è un elemento identitario: lo si fa perché sarebbe assurdo il contrario, così come è assurdo vedere che nelle altre forze politiche di auto-tagliarsi il lauto stipendio da parlamentare o da consigliere regionale non se ne parla nemmeno. Ma noi in questi anni abbiamo sempre mantenuto l’impegno che abbiamo contratto con gli italiani e nella passata legislatura la nascita di 10mila imprese e decine di migliaia di posti di lavoro è stata resa possibile proprio grazie alle nostre restituzioni versate direttamente sul fondo di rotazione per il microcredito in favore delle piccole e medie imprese.

Oggi il contatore del nostro portale delle restituzioni, tirendiconto.it, segna 105,4 milioni di euro restituiti: una cifra di cui tutti gli attivisti pentastellati possono andare fieri e che invece, presi dai mille impegni, spesso non raccontiamo ai cittadini.

Allora facciamo il punto della situazione ad oggi e vediamo dove sono andate le somme restituite dai nostri portavoce al Parlamento e nella Regioni, dopo il primo Restitution day di questa legislatura, ancora indirizzato al fondo per le piccole e medie imprese (in totale abbiamo superato i 26 milioni), e il secondo, che ha invece destinato 2 milioni di euro per gli interventi della Protezione civile nelle aree del Paese martoriate dalle conseguenze di alluvioni e altri fenomeni meteorologici estremi.

A marzo 2019 abbiamo deciso di coinvolgere tutto il Movimento della decisione rispetto alla destinazione delle somme restituite dai portavoce, aprendo alla possibilità di finanziare diverse iniziative contemporaneamente. Con il voto sulla piattaforma Rousseau, i nostri iscritti hanno dato indicazione di intervenire per combattere la cosiddetta povertà educativa e per sostenere iniziative di prevenzione e contrasto della violenza maschile contro le donne.

Negli ultimi 15 anni il numero di minori che vivono in condizioni di povertà è triplicato e le condizioni delle famiglie si ripercuotono inesorabilmente sull’educazione e sulla scolarizzazione dei figli. Come forza di governo stiamo lottando con tutte le nostre forze per ristabilire condizioni minime di giustizia sociale e per investire in maniera adeguata sulla scuola: il reddito di cittadinanza, il decreto scuola approvato dalla Camera e all’esame del Senato, i fondi per l’adeguamento degli stipendi degli insegnanti e l’edilizia scolastica sono la conferma concreta del nostro impegno nelle istituzioni. E siamo fieri che anche i nostri attivisti e portavoce abbiamo voluto dare il loro contributo in questa battaglia decisiva per il futuro del Paese destinando, lo scorso luglio, 969.000 euro al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Contestualmente abbiamo consegnato 441.000 euro al fondo contro la violenza sulle donne, aggiungendo un piccolo ma concreto segno di attenzione alle importanti iniziative legislative messe a punto nei mesi passati: con il Codice Rosso da un lato abbiamo lavorato sulla prevenzione, e ora le donne che trovano il coraggio di denunciare hanno una corsia preferenziale e vengono ascoltate da un magistrato entro 72 ore dalla denuncia dei fatti, dall’altro abbiamo aumentato le pene per reati come lo stalking e la violenza sessuale.

Azioni concrete con le leggi in Parlamento e con i soldi che restituiamo alla collettività, dunque. E a queste iniziative tantissime altre se ne sono aggiunte sui singoli territori grazie alle restituzioni dei portavoce regionali del MoVimento 5 Stelle come ad esempio l’ultima iniziativa, Facciamo Ecoscuola, grazie alla quale stiamo destinando 3 milioni di euro a progetti di sostenibilità nelle scuole italiane: riduzione dell’impronta ecologica, interventi di messa in sicurezza dei locali scolastici, promozione della mobilità sostenibile, educazione ambientale, rigenerazione degli spazi, organizzazione di giornate per la sostenibilità.

Abbiamo tante buone ragioni per essere fieri di aver restituito questi 104,8 milioni agli italiani e nelle prossime settimane vi racconteremo ancora meglio le storie di chi ne ha beneficiato. Mentre tutti gli altri partiti si erano sempre limitati a “prendere”, il MoVimento 5 Stelle è stata l’unica forza politica che ha iniziato a “restituire” ai cittadini italiani.

E ne siamo fieri.

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