Anche questo fine settimane ho avuto modo di fare due chiacchiere con un cittadino, una persona che ho conosciuto durante la pratica forense, e come solito mi sono sentita dire che dovremmo fare qualcosa, che potevamo entrare nel governo con Bersani e fare qualcosa, e che dovremmo smetterla con le urla e l’opposizione a tutto.
Unica nota di novità il rammarico espresso verso Renzi che non ha fatto avere gli 80 euro ai pensionati (di cui lui fa parte), così come aveva promesso.
Sono dovuta partire a spiegargli da marzo del 2013 cosa è successo dentro quelle mura: Napolitano votato per la seconda volta Presidente della Repubblica in barba alle richieste dei cittadini -e dei piddini- di votare Rodotà; Bersani che ha pubblicamente dichiarato di averci chiesto solo la fiducia e che mai ha pensato di fare un governo con noi (“son mica matto!”); i 7,5 miliardi regalati alle banche private (decreto IMU-Bankitalia) legato alla sospensione della seconda rata dell’IMU; la ghigliottina imposta dalla Boldrini sulle note di “bella ciao” intonate dal Pd; gli arresti di alcuni deputati -quali Genovese e Galan- che nonostante tutto percepiscono l’indennità perché così ha deciso la maggioranza a discapito della nostra proposta di sospensione dell’erogazione; il tentativo incostituzionale di derogare l’art. 138 Cost affossato grazie alla nostra opposizione; la mozione contro le pensioni d’oro a nostra firma bocciata dalla maggioranza; la lotta durissima contro gli affitti d’oro di Palazzo Marini; non da ultimo l’ostruzionismo contro una riforma del Senato e della Costituzione che non farà ripartire l’economia né ridurrà la disoccupazione, servirà a Renzi e Berlusconi per fare dell’Italia il LORO (in tutti i sensi) paese.
Alla luce di tutto ciò mi ha dato ragione, come chiunque sia a conoscenza di questi fatti.
Capisco che ciò che facciamo talvolta risulti di difficile comprensione. Quando si combattono battaglie con coerenza e contro un sistema completamente marcio è difficile farsi capire ed apprezzare, ma non importa. Noi andiamo avanti.
Quello che non comprendo è come facciano i cittadini a nutrire ancora speranze verso Renzi e il suo Governo.
Forse la questione tecnica del combinato disposto Italicum e riforma del senato è complesso da capire, ma la notizia di stamattina è di diretta comprensione: Decreto Pa, saltano 4mila pensionamenti. Manca copertura, governo fa dietrofront.
Praticamente alla Camera il M5S ha fatto di tutto per riuscire a far approvare questo l’emendamento che prevedeva il pensionamento per le cd quote 96 delle scuola (bloccate dalla Fornero) e ora la Madia, dopo essersi rimessa alla commissione da noi, proporrà emendamento soppressivo di questa parte al Senato. Una presa in giro vera e propria.
Come si fa a non capire che, come dice Travaglio, “ci stanno pisciando in testa e dicono che piove”?!?!