Anticipo TFS: siamo al capitolo finale

Siamo arrivati finalmente al capitolo finale per l’anticipo del #TFS: ho appena posto la mia firma sull’accordo quadro con l'Associazione delle banche italiane che stabilisce le modalità per la presentazione della domanda. Non appena anche l’Abi, il Ministro del Lavoro e il Ministro dell’Economia e Finanze apporranno la firma, l’Inps potrà iniziare ad accettare le domande.So che è passato molto tempo dall’emanazione del decreto, circa 3 mesi, e so che molti di voi si aspettavano, giustamente, tempi più brevi. Ma, come ben sapete, avendone seguito l’iter, si è trattato di un passaggio molto lungo e complicato, il cui perfezionamento ha coinvolto tre ministeri (Lavoro, Mef e Funzione pubblica) oltre naturalmente ad Abi e Inps. La bozza di accordo ha inoltre richiesto il parere del Garante Privacy e dell’Agcm. Siamo ora al giro delle firme finali.Un processo articolato, dicevamo: ho cercato di accelerare al massimo il lavoro del nostro dipartimento e ho stimolato le altre amministrazioni in merito. Mi avete giustamente scritto in tanti, anche quotidianamente: ora finalmente, una volta apposte le firme che auspico non tarderanno, l’Inps potrà ricevere le vostre domande per vedere, finalmente, riconosciuto un vostro sacrosanto diritto.

Pubblicato da Fabiana Dadone su Venerdì 7 agosto 2020

Siamo arrivati finalmente al capitolo finale per l’anticipo del TFS: ho appena posto la mia firma sull’accordo quadro con l’Associazione delle banche italiane che stabilisce le modalità per la presentazione della domanda. Non appena anche l’Abi, il Ministro del Lavoro e il Ministro dell’Economia e Finanze apporranno la firma, l’Inps potrà iniziare ad accettare le domande. So che è passato molto tempo dall’emanazione del decreto, circa 3 mesi, e so che molti di voi si aspettavano, giustamente, tempi più brevi. Ma, come ben sapete, avendone…

Pronta la tempesta perfetta su NPLs e banche italiane

La pubblicazione dell’addendum alle linee guida sugli NPL (i famosi crediti deteriorati) da parte della BCE a distanza di un giorno dalla pubblicazione del pacchetto legislativo della Commissione rappresenta senz’altro il più grave attacco mai visto al credito. Si tratta di due iniziative parallele e sovrapposte portate avanti dalle due istituzioni europee per rincarare la dose contro il sistema del credito. Le proposte impongono alle banche di mettere a copertura dei crediti deteriorati accantonamenti progressivi di capitale che arrivano sino alla copertura integrale del 100%…

CREDITO AL PAESE REALE, STOP AGLI SPECULATORI

Difendiamo il risparmio, ridiamo sovranità economica ai cittadini In questa prima legislatura abbiamo tracciato le linee guida di una politica del credito che dia fiducia ai risparmiatori e riporti il settore finanziario alla sua mission di stampo fondamentalmente pubblico: rilanciare l’economia reale, aiutare le imprese che rischiano con coraggio sul mercato, sostenere il sistema Paese e il suo bisogno di innovazione, un’innovazione che a sua volta genera produttività. Questa rivoluzione, in cui vengono tagliate le unghie alla speculazione selvaggia e si separano banche d’affari da…

La BCE vuole congelarci i conti correnti

In caso di crisi degli istituti di credito, secondo un parere della BCE, ci dovrebbe essere una “pre-risoluzione” della durata massima di 5 giorni nel corso dei quali i conti bancari verrebbero bloccati. Questa mostruosità rafforza ulteriormente la moratoria prevista nella revisione sulla BRRD. In altre parole la norma che contiene il bail-in. Stando a quanto afferma la Banca Centrale Europea in questo parere, in caso di banche in difficoltà, anche i conti correnti sotto i 100 mila Euro subirebbero un possibile congelamento fino a 5 giorni.…

5 milioni di poveri assoluti, ma il PD regala miliardi alle banche

In Italia i poveri assoluti sono quasi 5 milioni, ma il governo Gentiloni, esattamente come quello di Renzi, ha deciso che le banche sono più importanti, che sono loro la vera emergenza a cui far fronte. Fatalità i dati Istat arrivano proprio nei giorni in cui il governo PD, con il suo vergognoso decreto sulle Banche venete, regala 5 miliardi a Banca Intesa, che si aggiungono ai 12 miliardi a rischio sui crediti deteriorati e i contenziosi degli istituti veneti. L’anno scorso i poveri assoluti erano…