Fondazione CRC, Ubi Banca e Bre Banca, intreccio politico-finanziario? Padoan non ci ha risposto e noi glielo chiediamo di nuovo

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Dadone (M5S): Fondazione CRC, Ubi Banca e Bre Banca, intreccio politico-finanziario? Padoan non ci ha risposto e noi glielo chiediamo di nuovo.

Il 21 marzo scorso il Ministro Padoan ha ricevuto una interrogazione perché provvedesse a fare luce su  alcune denunce e segnalazioni che avrebbero interessato la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, il suo Presidente Ezio Falco e altri componenti della stessa Fondazione come Gian Luigi Gola e Pierfranco Risoli.

Tale richiesta è stata rivolta alla luce del decreto legislativo 153/1999, “la vigilanza sulle Fondazioni è attribuita al Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica”.

Ad oggi, nonostante la richiesta di chiarimenti, le segnalazioni documentate del Gruppo 19 Marzo, il libro “Le mani sulla Banca – il caso della Fondazione Casa di Risparmio di Cuneo” scritto da Carlo Benigni, e la sentenza del giudice Alberto Boetti del Tribunale di Saluzzo, in cui si dichiara che “i rapporti d’affari tra membri del Consiglio di amministrazione e del Consiglio sindacale [della Fondazione CRC, nda] suscitano perplessità sul corretto rapporto organo di controllo-organo gestorio” il ministro Padoan non ha ritenuto importante informare i cittadini su quanto sta accadendo.

Ma la situazione sembra peggiorata perché secondo quanto la ricostruzione di Carlotta Scozzari sul sito Dagospia.com, con la nomina di Pierfranco Risoli a vicepresidente di Bre Banca al posto di Ezio Falco, Gian Luigi Gola starebbe lavorando alla sua scalata bancaria forte anche del sostegno che gli verrebbe da Paolo Berlusconi, socio in affari per le pubblicazioni di testate come Il Giornale Nuovo del Piemonte, la Bisalta.

Il fratello del leader di Forza Italia, inoltre, sarebbe particolarmente riconoscente a Gola per aver rilevato la testata genovese de Il Giornale che versava in condizioni disastrose.

Quello che Barbacetto su Il Fatto Quotidiano descrive come un “groviglio armonioso” sembra aggrovigliarsi sempre più, con Fondazioni bancarie che finanziano società e lavori di amici e sostenitori politico-finanziari, i cui vertici sono decisi tra soci in affari tutti concentrati nella Provincia Granda.

Per questo motivo, considerato che ci sono ulteriori elementi per avviare verifiche, abbiamo depositato una nuova interrogazione al ministro Padoan perché ci risponda e lo faccia in tempi utili, non quando le vacche saranno tutte scappate e a rimetterci saranno i cittadini di tasca propria.

Gli intrecci e le opacità che riteniamo presenti a Cuneo sembrano particolarmente simili a quelli al centro delle indagini su Bazoli e Pesenti, per il presunto controllo occulto di Ubi Banca. Guarda caso Ubi banca oltre a controllare il 75% di Bre Banca, il rimanente 25% è in mano alla Fondazione CRC, è a sua volta partecipata dalla stessa Fondazione che ne detiene il 2,23%.

C’è da chiedersi, a questo punto, se anche a Cuneo esiste un patto segreto per controllare Bre Banca.

Attendiamo, ormai con sempre meno fiducia, che il Governo e il ministro Padoan battano un colpo e che lo facciano prima che scoppi una bolla sul modello Mps. O Renzi pensa che basterà, dopo, annunciare la formazione di task force, magari la presentazione di un bank act, o una commissione di supercommissari bancari?

Fabiana Dadone

Cittadina Eletta alla Camera dei Deputati per il MoVimento 5 Stelle

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