Interrogazione al Ministro della Giustizia sul carcere di Saluzzo (CN)

Author picture

Venerdì 23 ottobre, accompagnata dal Direttore Dott. Giorgio Leggieri ho visitato la Casa di Reclusione di Saluzzo (CN). Lo scopo della mia visita era volto a capire quali fossero le eventuali problematiche di tale struttura penitenziaria e in che modo si potessero risolvere.

Il primo e più urgente problema presentatomi è stato quello relativo alla grave carenza di personale, infatti, su 256 unità previste nella pianta organica attualmente, ne sono impiegate solamente 190. Sono presenti, inoltre, solo 7 ispettori e 4 sovraintendenti mentre i primi dovrebbero essere 27 (di cui due donne) e i secondi 30 (di cui una donna).

Nel corso del 2016 , inoltre, aprirà un nuovo padiglione da 196 posti, pertanto, risulta evidente che, se l’organico rimarrà quello attuale, sarà impossibile espletare le normali attività di controllo e sorveglianza dei detenuti.

Nonostante questa carenza ho potuto osservare, con grande soddisfazione, che all’interno della Casa di Reclusione si svolgono varie attività, funzionali alla rieducazione della pena (garantita dall’art 27 della Costituzione), quali la produzione di birra artigianale tramite la cooperativa “Pausa Caffe’”, un corso di falegnameria ed uno di cucina. Attività purtroppo limitate nelle possibilità di accesso a causa degli esigui fondi pubblici e degli elevati costi per gli imprenditori privati, ma che comunque concede questa grande possibilità di riscatto per i detenuti.

A seguito della visita ho provveduto, quindi, a depositare interrogazione al Ministro della Giustizia per sollecitare, tenuto conto dell’imminente apertura del nuovo padiglione, l’implementazione di organico degli ispettori, dei sovraintendenti e degli agenti di polizia mancanti.
Con l’occasione ho domandato al Governo se abbia intenzione di provvedere ad implementare e sviluppare l’attività lavorativa per tutti i detenuti anche tramite incentivi ad aziende private del territorio o tramite costituzione di società miste pubbliche e private.

L’auspicio è di ottenere al più presto una risposta utile dal Governo, tale da poter garantire a chi lavora e a chi è detenuto nella struttura di Saluzzo, le condizioni migliori possibili.

Ti piace questo articolo?

Condividilo su Facebook
Condividilo su Twitter

Lascia un commento