In Italia siamo abituati alla polarizzazione ipocrita: chi è divorziato ci insegna i valori del matrimonio, chi si “sballa” regolarmente ci insegna le meraviglie del proibizionismo.
Sono volontariamente provocatoria e lo sono stata anche oggi all’incontro “Hugs not drugs” ad Alessandria ma non credo di essere distante da molte realtà di fatto anche tra i miei colleghi.
Non avere preconcetti significa comprendere, per comprendere dobbiamo ascoltare, per ascoltare dobbiamo colmare la distanza con gli altri senza porci al di sopra di nessuno.
Se un’erba medica o un medicinale non vengono prodotti a sufficienza devono essere prodotti a prescindere dall’etichetta culturale di droga che hanno cucita addosso.
Se la dipendenza riguarda droghe, alcol e fumo non facciamo le fiere del vino, o decidiamo di usare lo stesso metro con tutto o resteremo una società ipocrita.
Preferisco essere concreta.