La verità non conviene a tutti

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Secondo l’ultimo rapporto della Guardia di Finanza, nel biennio della pandemia sono stati sottratti indebitamente allo Stato 15 miliardi di euro tra illeciti negli appalti pubblici, falsi invalidi, finti indigenti etc. Solo lo 0,8% dell’intera somma (127 milioni) riguarda il Reddito di cittadinanza.

Ancora: nel 2019, secondo la Commissione europea, in Italia si è registrato un danno economico pari a 30,1 miliardi per evasioni e frodi dell’Iva. Un dato che fa del nostro il 5° maggior Paese per il maggior divario tra gettito previsto e riscosso, dietro solo a Romania, Grecia, Malta e Lituania.

Secondo i dati forniti dall’INPS, su 4.359.359 domande di Rdc pervenute dal mese di aprile 2019 al 15 settembre 2021, 1.215.251 (pari al 28,7% del totale), sono state respinte, grazie ai controlli effettuati in fase di istruttoria da INPS.
Delle restanti 3.108.108 domande accolte, altre 605.277 (pari al 13,8% del totale), sono le pratiche poste in decadenza da INPS per il venir meno dei requisiti in corso di fruizione.
Infine, 123.816 (pari al 2,8% del totale), sono le pratiche revocate, per mancanza dei requisiti fin dall’origine, a seguito dei controlli interni disposti dall’Istituto o per effetto di segnalazione delle Forze dell’Ordine.

Nel 2019, l’Istituto ha creato per la prima volta una Direzione Centrale Antifrode, che ha:

• Recuperato 200 milioni di euro di compensazioni indebite (contributi/crediti);
• Individuato e fermato 3.000 aziende “fantasma” richiedenti indebite casse integrazioni;
• Individuato 40mila soggetti irregolari per la prestazione bonus 600/1.000 euro;
• Annullato circa 70mila rapporti di lavoro fittizi, evitando l’erogazione di circa 70mila NASpI;
• Individuato e respinto 230mila REM per situazione reddituale non conforme (mendace).

La verità non conviene a tutti.

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