Su trasparenza e partecipazione Italia esempio nel mondo

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È stato un vero piacere oggi confrontarmi in videocall con Sanjay Pradhan, l’amministratore delegato del Open Government Partnership (OGP), l’iniziativa internazionale cui aderiscono 76 Paesi e che punta a ottenere impegni concreti dai Governi in termini di promozione della trasparenza, sostegno alla partecipazione civica, lotta alla corruzione e diffusione, dentro e fuori le Pubbliche amministrazioni, di nuove tecnologie a supporto dell’innovazione.

L’Italia sta incassando grandi riconoscimenti sul fronte delle politiche di “opengov”. Non a caso, a fine maggio il nostro Paese è risultato al primo posto tra i più votati e ha così conquistato un secondo mandato triennale (2020-2023) nel Comitato direttivo dell’OGP. Siamo stati premiati per le nostre azioni di riforma, ma adesso puntiamo alla co-presidenza biennale dell’organismo; infatti, proprio lunedì presenteremo formalmente la nostra candidatura.

A Pradhan ho raccontato l’impegno di apertura ai cittadini grazie alla piattaforma “ParteciPa” e alle consultazioni pubbliche online che abbiamo già svolto. Ho parlato del nostro sforzo sulle semplificazioni e del lavoro sui temi della trasparenza sostanziale e dell’anticorruzione. Ho citato la norma sulla pubblicazione dei tempi di erogazione dei servizi da parte degli enti, il monitoraggio che abbiamo lanciato sul lavoro agile durante la fase acuta della pandemia e la riforma in itinere della legge 150 del 2000 per una comunicazione pubblica che coinvolga i cittadini, oltre a informarli.

Pradhan ci ha apertamente elogiato per l’iniziativa della Settimana dell’amministrazione aperta, che è diventata d’esempio in tutto il mondo, e per lo sforzo che stiamo facendo sulla regolazione e trasparenza dei contatti tra politica e lobby. “Avete la trasparenza nel Dna”, ha esclamato durante l’incontro.

Ritengo in realtà che ci sia ancora tanto da fare e che possiamo migliorare molto. Ma abbiamo intrapreso una strada positiva di apertura, condivisione e accountability, un percorso che diventa ancora più importante in questa fase nella quale dovremo gestire, con responsabilità e oculatezza, le ingenti risorse dei programmi di risposta all’emergenza Covid.

Noi ci siamo, il lavoro continua.

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