A questi uomini e donne, a questi italiani, va il mio sentito ringraziamento

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In questi giorni l’immagine del nostro console Tommaso Claudi, col bimbo in braccio, ha dato un volto a chi è in prima linea per supportare la popolazione afgana in fuga da Kabul.

Insieme a lui, ci sono altri nostri giovani connazionali, militari, di cui non conosciamo i volti ma che mi sento di ringraziare profondamente perchè stanno lavorando giorno e notte per fornire assistenza alle persone in fuga: bambini e donne. Bambini anche molto piccoli come il piccolo di appena 7 giorni che è stato salvato insieme alla sua famiglia.

Dai media spesso riceviamo solo notizie di persone che partono dall’Afganistan e atterrano da noi, non si conosce chi fa salire quelle persone su quegli aerei, chi le visita, chi le supporta.

Sono eroi, salvano vite e probabilmente le persone che salveranno non le incontreranno più. Ma sono lì, rischiando la vita per dare una possibilità ad altri. Nonostante tutto, come ho avuto modo di sentire nella breve chiamata di ieri, non perdono il sorriso!

A questi uomini e donne, a questi italiani, va il mio sentito ringraziamento.

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